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La casa del futuro? La compreremo, affitteremo e soprattutto arrederemo online. Questa la visione di Dalani presentata il 4 giugno a Milano insieme a uno studio di Consorzio Netcomm e Bain & Company con l’obiettivo di presentare alle aziende del settore lo status quo del mercato online dell’arredamento e della casa e illustrare le opportunità di sviluppo di questo canale di vendita.

 

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Proprio Roberto Liscia, presidente di Netcomm, ha illustrato i trend dell’export, che parlano di un crescente sviluppo dei mercati asiatici e mediorientali, in cui il pubblico principale delle esportazioni italiane – costituito dalla classe benestante, con un reddito medio procapite di circa 35mila dollari – crescerà di 224 milioni di unità nel 2020 rispetto al 2014. Secondo i dati Netcomm, la Russia mantiene il primato come destinazione delle esportazioni di arredamento italiano, anche se da qui al 2020 crescerà tanto la richiesta da parte dei Paesi del Medio Oriente. In merito alle modalità di accesso al Web, Liscia ha parlato di un netto aumento dell’utilizzo degli smartphone in Europa, con una prevalenza di Italia e Spagna. Nonostante questa posizione avanguardista in termini di dispositivi, rispetto ai vicini europei, il mercato italiano dell’e-commerce continua ad avere dimensioni ridotte, con una quota del 3% rispetto al totale del Continente. Per fortuna ci sono le donne.

Il 90% degli utenti di Dalani è di sesso femminile

Proprio così perché il 90% degli utenti che acquistano online su Dalani è proprio composto da pubblico femminile. Donne sempre più early adopters delle tecnologie in questo caso probabilmente anche perché sono proprio le donne a dare un peso maggiore allo “stile”. Infatti secondo i dati raccolti mediante 1.014 interviste online, svolte nel mese di maggio 2015, lo stile, concetto che comprende il design e l’estetica del prodotto, si colloca al terzo posto fra i fattori che determinano l’acquisto nel mercato della casa e dell’arredamento, preceduto dal prezzo e dalla qualità del prodotto, superando il Made in Italy nella classifica del campione considerato.

Un treno, da 730 miliardi, da non perdere

Il mercato dell’arredamento si trova ad affrontare nuove sfide ma presenta innumerevoli opportunità da cogliere in un click, come ha confermato la ricerca illustrata da Bain & Company. Secondo i dati il valore del mercato dell’Home Furnishing globale nel 2014 è di 730 miliardi di euro, con un ruolo ancora limitato per il canale online (5% sul totale mercato). Inoltre sebbene gli operatori multicanale abbiano ancora un peso predominante nell’home furnishing digitale, gli e-tailer puri guadagnano velocemente quota: grazie ai loro modelli innovativi di vendita (es. flash-sales), sono in grado di sviluppare un forte legame con il consumatore finale. Nel prossimo decennio, sempre secondo le proiezioni di Bain, l’online sarà il canale di vendita e comunicazione più dinamico e in evoluzione nel mercato: l’imperativo per i gli imprenditori del settore è attrezzarsi per non perdere questa grande opportunità.

Così i fondatori di Dalani Diego Palano, Mattia Riva e Karim El Saket, partiti come startupper non molto tempo fa, hanno presentato al pubblico dieci punti di riflessione per le aziende che si avvicinano all’online. Partendo dalla prospettiva dell’utente, Diego Palano ha esposto i principali criteri decisionali utilizzati dal consumatore online in fase di acquisto. Oltre al buon rapporto fra qualità e prezzo, allo stile e all’italianità dei prodotti, la presenza online dell’azienda è divenuta un fattore rilevante nella decisione di acquisto. Inoltre si conferma come il mobile stia guidando la crescita del settore Home&Living online: il 98% dell’incremento delle ricerche Google di termini della casa proviene da smartphone e tablet. L’online, inoltre, permette di misurare i trend costantemente e di reagire in modo immediato, modificando la propria offerta a seconda della richiesta del mercato.

L’e-commerce riduce i rischi

Mattia Riva si è focalizzato sui vantaggi per le aziende, che, grazie all’online, vedono ridursi nettamente i rischi legati allo sviluppo di nuovi prodotti: dal concept alla vendita online, infatti, il tempo si riduce fino a tre settimane. Inoltre, i principali vantaggi per i produttori, consistono nella generazione di fatturato aggiuntivo, nella crescita della brand awareness, nella possibilità di sfruttare l’esperienza e le competenze del retailer online e nella facilità di avere accesso a mercati internazionali. Infine, Karim El Saket ha posto l’attenzione sulla customer experience, la soddisfazione del cliente finale, che dipende dalla qualità dei prodotti e, in egual misura, dalla logistica e dal packaging. La qualità degli imballaggi e l’efficienza della filiera distributiva sono, infatti, elementi centrali per garantire la gratificazione e la fidelizzazione del pubblico nel mercato online.