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Aprire un’azienda in 18 minuti. Firmare un contratto a distanza con firma elettronica, e pagare qualsiasi cosa, dalle tasse al biglietto dell’autobus, usando esclusivamente la propria carta d’identità, digitale. L’Estonia è il posto a cui guardare in fatto e-business, pagamenti mobile e imprenditoria “burocracy-free”, senza carta. Il piccolo Paese baltico (1 milione e 300 mila abitanti in tutto) ha avviato da qualche anno una rivoluzione digitale che ha trasferito sul web qualsiasi servizio ai cittadini. Non solo: l’Estonia è andata oltre. Dallo scorso dicembre, infatti, il Paese ha avviato il progetto della e-residency: chiunque può diventare (elettronicamente) un cittadino estone. La procedura è semplicissima. E permette di entrare in affari con il Paese più digitale al mondo. 

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“Tutto ha funzionato perché c’è stata una grande cooperazione tra il governo, le banche e i cittadini”, dice a SmartMoney Siret Schutting, la direttrice dell’E-Estonia Showroom, situato nella smart city di Ülemiste, alle porte di Tallinn. Schutting tiene a sottolineare che la rivoluzione non si è realizzata da un giorno all’altro, e che è stata fatta perché “avevamo problemi pratici da risolvere”. Negli anni ’90, dopo che l’Estonia conquistò l’indipendenza in seguito al crollo dell’Unione Sovietica, le banche del Paese lanciarono l’online banking “ma nessuno lo sapeva usare – spiega Schutting – Allo stesso tempo gli uffici per le tasse spendevano un sacco di soldi e risorse: erano pieni di persone il cui lavoro era stampare moduli. Un enorme spreco. Ci voleva un sistema che portasse le persone a usare l’internet banking e pagare le tasse online”. Così, si sono messi d’accordo per creare un ambiente digitale che facesse risparmiare soldi e tempo, e che trasformasse l’Estonia nel Paese moderno che voleva diventare. Banche, governo e società di telecomunicazioni hanno lavorato insieme a questo obiettivo. Il risultato è che oggi, in Estonia, si fa tutto senza carta e senza contanti.

Pagare tutto con la carta d’identità

Portree_t_sine“Dieci anni fa l’Estonia ha introdotto la carta d’identità elettronica – continua Siret Schutting – Oggi più del 95% della popolazione ha una ID card elettronica. E’ una tessera a cui però, abbiamo aggiunto un codice. Ognuno di noi ha un numero che lo identifica e con il quale può fare praticamente tutto, anche se non ha la carta fisica con sé”. La ID card, infatti, non è solo una carta d’identità: funge anche da patente, tessera elettorale, tessera sanitaria, codice fiscale. Tutti questi servizi sono accessibili elettronicamente grazie a X-Road, il sistema studiato per collegare in sicurezza tutti i data base e permettere lo scambio di informazioni. In Estonia sono andati oltre, e hanno introdotto anche la Mobile-ID: una carta d’identità elettronica con dentro una sim, che si può collegare al conto bancario. Si inserisce nel pc o nello smartphone, e il telefono diventa un dispositivo per firmare documenti e contratti a distanza con la propria firma elettronica, oppure effettuare qualsiasi tipo di pagamento in mobilità o trasferimento bancario. Qualche esempio? Con la Mobile ID si possono pagare le tasse con lo smartphone: lo fa oltre il 95% dei cittadini estoni utilizzando il sistema e-Tax Board. Con il telefono si può pagare il parcheggio della macchina, oppure salire su un autobus e fare il biglietto senza toccare le monete, semplicemente usando il servizio M-ticket (che viene usato anche per acquistare biglietti per teatri, o pagare il conto al fruttivendolo).

E-business e residenza digitale

Avviare un’impresa in un posto dove non esiste la burocrazia è estremamente semplice. Hanno calcolato che per aprire una società in Estonia, un imprenditore impiega 18 minuti. In pratica, tutto ciò di cui ha bisogno è la propria ID, che contiene le sue impronte digitali e la sua firma elettronica (che il governo estone, dal 2000, ha equiparato a quella manuale). Le imprese si iscrivono, così, nel registro dell’e-business, uno strumento che permette di aprire la propria azienda senza recarsi fisicamente da un notaio. “Da qui è nata l’idea di aprire il mercato anche agli stranieri”, ci dice Taavi Kotka, a capo dell’Information Office del governo. Il progetto della e-residency, spiega Kotka, è stato avviato per attrarre persone e migliorare l’economia del piccolo Paese baltico. Per l’Estonia significa aumentare i contatti, essere meno isolati, incrementare il numero di aziende. Per chi ottiene la residenza elettronica, invece, c’è il vantaggio di poter aprire business all’estero in modo semplice, economico e veloce, e ottenere un’identità digitale certificata che permetta di firmare contratti a distanza.

39 e-resident italiani

Finora il governo ha concesso 2.500 residenze digitali: 39 di questi e-resident sono italiani.“Possiamo offrire servizi in tutto il mondo perché tutti i nostri servizi sono digitalizzati. Così, una persona che vive in un altro Paese e vuole aprire un’azienda in Estonia, può farlo senza venire qui”. Non solo: con la residenza estone io, dall’Italia, posso fare affari anche con altri paesi terzi che utilizzano e riconoscono la mia firma digitale. E le opportunità aumentano.

@carlottabalena