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Mancano 4 giorni alla finalissima degli Italian Fintech Awards di CheBanca! La competizione che premia gli innovatori che rivoluzionano la finanza. Al vincitore 25 mila euro e la possibilità di volare a Londra in due acceleratori, Level39 e Startup Bootcamp FinTech. Tra i tanti ospiti all’evento anche David Birch e il Ceo di Number26 Valentin Stalf.

Finanza Alternativa - i finalisti

Il mestiere di raccogliere i soldi

Hai un progetto e non sai dove trovare i soldi per realizzarlo? Niente paura, ci sono forme di finanza alternativa anche in Italia. Il crowdfunding e i prestiti peer-to-peer sono sicuramente tra i modelli dominanti nel settore nel mondo e in Italia. E non è un caso se tra le idee finaliste tre hanno individuato nuove strade per raccogliere finanziamenti.

DeRev (eliminata)

O DeRev, la principale piattaforma italiana di crowdfunding per finanziare progetti creativi e innovativi rivolti alla comunità. Le campagne di DeRev consentono di autoprodurre e finanziare un progetto dal basso, ottenendo visibilità, feedback e partecipazione attiva da parte del proprio pubblico. Sulla piattaforma è possibile sperimentare idee e testare un prodotto, ricevere feedback e suggerimenti, raccogliere pre-ordini e adesioni, e trovare investitori, partner o produttori.

Update: Non avendo la startup DeRev partecipato ai 2 giorni di mentorship del 18 e 19 aprile a Milano e, quindi, non avendo sviluppato il brief del progetto nei 14 giorni successivi (previsti dal regolamento), è da considerarsi esclusa dalla competizione.

Growish

E infine Growish che permette di raccogliere denaro tra amici sul web tramite il metodo della “colletta” online. Chi vive in luoghi diversi può condividere la spesa, versando la propria quota in modo automatico e sicuro: al termine della colletta, si può trasferire con un clic l’importo raccolto su conto corrente bancario.

OvalMoney

C’è per esempio, OvalMoney,  un’app collegata al conto e alla carta di credito dell’utente, al quale fornisce informazioni in tempo reale sulle abitudini di spesa, aiutandolo allo stesso tempo a risparmiare. In modo automatico, prende gli spiccioli restanti da ogni transazione per metterli in un “salvadanaio” digitale. Gli utenti poi possono chiedere piccoli prestiti peer-to-peer ad altri utenti Oval Money e restituire la somma con micropagamenti giornalieri.

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L’equity crowdfunding in Italia

Tra le forme che la finanza alternativa può assumere, una grande interesse c’è oggi nell’ecosistema startup verso l’equity crowdfunding, un sistema che connette in modo veloce gli investitori che hanno capitali e cercano idee con le startup che hanno bisogno di soldi, ma ottenerli in banca è complesso.

Gli spazi sono tanti anche se i numeri restano ancora risicati. . Dal 2013, cioè da quando le norme consentono la raccolta di capitale “diffuso”, sono arrivati poco più di 3,6 milioni di euro. Molto poco se si fa un rapido raffronto con le piattaforme francesi (che hanno raccolto 25 milioni di euro) e con quello che è il mercato più maturo, il Regno Unito: le 15 maggiori campagne britanniche (da sole) ne hanno ottenuti poco meno di 50, con importi cha vanno dai 2 ai 4,5 milioni.

Uno sguardo sul mondo

Il modello funziona, oggi più altrove che nel nostro Paese: Guardando alle principali piattaforme di equity, in 8 (Angel List, EarlyShares, CrowdCube, Fundable, CircleUp 54 mln, Crowdfunder, WeFunder, EquityNet) hanno raccolto round per 108 milioni di dollari (per fermarsi solo alle cifre rese pubbliche). Si va dai 530 mila dollari di WeFunder ai 54 milioni di CircleUp (30 dei quali arrivati lo scorso novembre), passando per i 24 di Angel List e i 15,6 di CrowdCube.

In Italia

La raccolta complessiva è pari a poco più di 3,6 milioni, il 40% dei quali (1,4 milioni) si concentra su una sola piattaforma, StarsUp. Oltre al record di raccolta, detiene anche quello del maggior numero di campagne chiuse con successo, 5.  È la sola ad aver superato quota un milione. Anche se per Assiteca Crowd il traguardo è vicino (è a 928 mila euro), grazie a due progetti chiusi. Stesso numero ma cifre inferiori (435 mila euro) per i due progetti chiusi su Tip Ventures. Le altre piattaforme hanno portato a termine una sola campagna, raccogliendo 452 mila euro (Next Equity), 157 mila (Unicaseed), 117 mila (Investi-re), 97 mila (Crowdfundme) e 60 mila (Wearestarting).