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Arriva al capolinea un lungo e fruttuoso sodalizio che aveva resistito perfino a un divorzio. eBay scarica PayPal. La piattaforma di pagamenti non sarà più il metodo principale (e preferito) per saldare i propri acquisti o incassare le proprie vendite sul gigante delle aste online. La data dell’ulteriore separazione è già fissata: 2020. Nel giro di un paio di anni, insomma, PayPal – che non si è mai integrata del tutto ma è sempre rimasta una piattaforma esterna – lascerà il passo a una risorsa “fantasma”. Cioè del tutto integrata a eBay.

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Che cos’è Adyen

Si tratta di Adyen, un sistema di pagamento back-end, dunque non visibile all’utente e senza bisogno che questi salti da un sito all’altro, per quanto fortemente collegato com’è PayPal con eBay, già utilizzato da nomi come Uber, Netflix o Spotify per saldare corse o abbonamenti in streaming. Il primo passo avverrà in Nord America nella seconda metà di quest’anno, con l’obiettivo di concludere il passaggio a tutti i mercati internazionali entro il 2019. “Nel 2021 eBay – ha spiegato la società in un post ufficiale – prevede di aver trasferito la maggior parte dei clienti del marketplace alla nuova esperienza di pagamento”.

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Gli obiettivi di eBay

Nel dettaglio Adyen consentirà a eBay di gestire i pagamenti con carta di credito o debito con tariffe e commissioni inferiori per i clienti e per lo stesso colosso, che incasserà direttamente le spettanze di gestione. PayPal – che fino al 2015 faceva parte di eBay – non sparirà però del tutto. Almeno, non inizialmente. Fino al luglio 2023 rimarrà infatti come opzione facoltativa (come i bonifici, per capirci). Poi si vedrà. Anche con minori tariffe, secondo alcuni siti specializzati la mossa porterà benefici notevoli a eBay. Secondo alcune stime nell’ordine dei 2 miliardi di dollari.