Torna alla home
Torna alla home
.....
Open menu
Home
 
Search
 
MY
Articoli Salvati
 
Life
Smart Money
The Food Makers
Valore Responsabile
 
That's Round
Cover Story
 
Economy
Education
Impact
Lifestyle
Startup
Tech
 
Agenda
Bandi
Live TV
 
Unstoppable Women
Bandi Istruzioni per l'uso
Imprenditori Sostenibili
Investimenti Digitali E Cripto
 
SIOS
Shopping
 
STARTUPITALIA
Advisory Board
Area Investor
Lavora con noi
Chi siamo
I nostri autori
desc
TECH

Neanche le Pec sono sicure, attacco ransomware sull’Italia

 ⏱ Leggi in 2 min
  ⏱2 min read
TECH
Share article
Set prefered

Neanche le Pec sono sicure, attacco ransomware sull’Italia

Share article
Set prefered

Comunicazioni fasulle con una pseudofattura da aprire: Eset Italia scopre una massiccia campagna rivolta alle utenze di posta certificata

Comunicazioni fasulle con una pseudofattura da aprire: Eset Italia scopre una massiccia campagna rivolta alle utenze di posta certificata

Cybersecurity
author avatar
Simone Cosimi
27 giu 2019

Neanche la Pec, la posta elettronica certificata, è al sicuro. I ricercatori di Eset Italia hanno infatti individuato negli ultimi giorni un massiccio attacco di mail pericolose con allegati in grado di infettare il sistema con una minaccia di tipo “ransomware”. Insomma, il malware che prende il controllo del dispositivo bloccandone la memoria e chiedendo un riscatto in criptovaluta, spesso bitcoin.

Un attacco architettato per l’Italia

L’aspetto interessante e inquietante è che la campagna sembra architettata ad hoc per l’Italia: i cybercriminali stanno diffondendo delle Pec su larga scala riconducibili ad aziende “fantasma”, evidentemente inesistenti, in cui si fa riferimento a presunte fatture allegate in formato Pdf. Ovviamente l’apertura di questi file innesca una “payload” che infetta il sistema ospite con un pericoloso ransomware. A quel punto tutti i documenti della vittima diventano inaccessibili, se non previo pagamento del cosiddetto “riscatto”. E ovviamente senza alcuna garanzia che vengano scongelati anche dopo aver ceduto.

Il testo della mail

Occhio, dunque, specialmente in questo periodo. Nella maggior parte dei casi viene allegato un file Pdf infetto. Questo il testo di massima: “OGGETTO: Emissione fattura SS059656” Buongiorno Allegata alla presente email Vi trasmettiamo copia PDF di cortesia della fattura in oggetto. Documento privo di valenza fiscale ai sensi dell’art. 21 Dpr 633/72. L’originale e disponibile all’indirizzo telematico da Lei fornito oppure nella Sua area riservata dell’Agenzia delle Entrate”.

Aver preso di mira le Pec ha una duplice valenza. La posta certificata, che ha valore legale come fosse una raccomandata con ricevuta di ritorno, si usa di solito per comunicazioni sensibili, riservate o, appunto, che debbano necessariamente avere un qualche tipo di validità legale. Per le pratiche ufficiali sono l’unica soluzione informatica accettata nella corrispondenza con la pubblica amministrazione e con gli enti governativi. Questo, paradossalmente, può aver contribuito negli anni a ritenere la Pec tout court un canale più sicuro e dunque a condurre un maggior numero di utenti ad aprire gli allegati e in generale fidarsi di ciò che viene recapitato. Fra l’altro, la posta certificata compie quest’anno 19 anni e conta oltre 8,8 milioni di utenze.

Gli esperti di Eset Italia consigliano dunque di porre la massima attenzione anche ai messaggi di questo tipo, di non aprire assolutamente il file “.pdf” o altri tipi di allegato se il mittente è sconosciuto o palesemente fasullo, cioè sconosciuto, con nomi poco credibili ma anche con denominazioni conosciute: occorre sempre farsi mille domande. Se infatti il mittente fosse noto ma il contenuto della comunicazione risultasse sospetto o simile a quello appena riportato, è opportuno chiedere direttamente conferma di quanto inviato.

Le altre misure di protezione

Come in altri simili casi l’azienda, che fornisce software per la sicurezza informatica a pubbliche amministrazioni, aziende e utenti privati, consiglia di proteggere adeguatamente gli indirizzi email utilizzando una valida soluzione antimalware che integri un motore antispam; cambiare, se non si è già provveduto a farlo, le password dei propri account creandone di complesse e abilitando dove possibile l’autenticazione a due fattori; non utilizzare mai la stessa password per più servizi o piattaforme; provvedere periodicamente al backup del sistema e in particolare dei documenti e dei file più importanti e mantenere costantemente aggiornati il sistema operativo e la soluzione di sicurezza installata.

Tags: #ESET #MAIL #MALWARE #PC #PEC #PORTA-CERTIFICATA #POSTA-ELETTRONICA-CERTIFICATA #PROTEZIONE #RANSOMWARE #RISCATTO
Iscriviti alla newsletter di SI

Info, networking, best practice sull'innovazione digitale in Italia.

Home
Il magazine dell'innovazione e delle startup italiane
facebook
twitter
instagram
linkedin

 

LifeValore ResponsabileSmart MoneyThe food makers

 

TechEconomyEducationLifestyleStartupImpact

StartupItalia

Advisory BoardArea InvestorSIOSShoppingAgendaBandiLavora con noi
loading autori
StartupItalia! è una testata registrata presso il tribunale di Roma n. 167/2012
StartupItalia! SRL, Cagliari, Via Sassari 3, 09123, PIVA 13733231008, REA - CA - 352408, Capitale Sociale: € 28.924,60, PEC startupitalia (at) legalmail.it
Privacy 
|
 Cookie 
|
 Change privacy settings
Torna alla home
Life
Smart Money
The food makers
Valore Responsabile
That's Round
Cover Story
Economy
Education
Impact
Lifestyle
Startup
Tech
Agenda
Bandi
LIVE TV
SIOS
Shopping
RUBRICHE
Unstoppable Women
Bandi Istruzioni per l'uso
Imprenditori Sostenibili
Investimenti Digitali E Cripto
MY
Articoli Salvati
STARTUPITALIA
Advisory Board
Area Investor
Lavora con noi
Chi siamo