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Arrivano capitali stranieri per una startup italiana. Si tratta di Together Price, piattaforma di condivisione di servizi in abbonamento digitali che permette di risparmiare fino all’80% sul loro costo, che ha chiuso un aumento di capitale da 630mila euro. L’investimento è stato guidato da Samaipata Ventures, fondo internazionale con base a Madrid specializzato in marketplace e piattaforme di e-commerce, e ha visto coinvolti LVenture Group e Angel Partner Group. Together Price fa parte del portafoglio di LVenture Group, holding di partecipazioni quotata sul MTA di Borsa Italiana che opera nel venture capital, ed è stata lanciata dal programma di accelerazione di LUISS EnLabs.

together price team

“Vogliamo continuare a crescere, e con l’entrata di Samaipata vogliamo iniziare l’espansione in Europa partendo dalla Spagna e dall’Inghilterra. Ma prima di tutto vogliamo continuare a lavorare con passione, determinazione e dedizione come abbiamo fatto finora per portare Together Price sulla vetta che merita”, ha spiegato un portavoce di Together Price.

Come funziona

Together Price permette agli utenti di condividere abbonamenti a servizi digitali e di risparmiare sulle relative spese, fino all’80% dei costi. Sulla piattaforma si possono mettere a disposizione i posti non utilizzati del proprio abbonamento digitale multi account per condividerlo con altre persone, oppure ci si può aggiungere a un gruppo già creato da un altro utente.

Together Price Nuovo Sito

Una volta scelto il servizio che si vuole condividere (Netflix, Spotify, Apple Music, Google Play, Xbox e Office 365) basta inviare la propria quota con carta di credito. Il vantaggio di Together Price è che racchiude in un’unica piattaforma tutte le fasi della condivisione: dalla formazione del gruppo fino alla raccolta delle quote.

Focus sui millennials

Together Price è stata creata nel 2016 a Roma da Marco Taddei, Sabrina Taddei e Luca Ugolini. Negli ultimi due anni la startup è cresciuta rapidamente sul mercato italiano e oggi conta oltre 140mila iscritti, soprattutto tra la generazione dei millennials, che utilizzano numerosi servizi di intrattenimento digitali e sono sempre più propensi a condividerne i costi con amici, parenti e colleghi.