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A pochi giorni dalla nuova edizione dello StartupItalia Open Summit a Milano, in collaborazione con Università Bocconi, andiamo a scoprire uno dei tanti talk in programma lunedì 13 dicembre. Oltre all’appuntamento con il format illimitHER, in cui interverrà Valeria Cagnina (qui potete trovare l’intervista che le abbiamo fatto), illimity sarà presente al SIOS21 Winter Edition anche con il confronto tra il Ceo Corrado Passera e Padre Paolo Benanti. Il focus sarà il ruolo della tecnologia, degli algoritmi e dell’innovazione: potrà mai tutto questo sostituire il lavoro umano?

Corrado

Corrado Passera

Ne parleremo con due ospiti d’eccezione: Francescano del Terzo Ordine Regolare, Padre Paolo Benanti si occupa di etica, bioetica ed etica delle tecnologie. I suoi studi si focalizzano sulla gestione dell’innovazione: internet e l’impatto del Digital Age, le biotecnologie per il miglioramento umano e la biosicurezza, le neuroscienze e le neuro tecnologie. Con lui sul palco dell’Università Bocconi ci sarà Corrado Passera, founder & CEO della banca di nuovo paradigma illimity.

Padre Benanti 1

Padre Paolo Benanti

Sul sito dello StartupItalia Open Summit Winter Edition è disponibile l’agenda e la lista degli speaker che interverranno durante l’intera giornata dell’evento. Il talk tra Passera e Padre Benanti unirà tra loro umanesimo e tecnologia. Tutte ciò che differenzia l’uomo dalla macchina, come la storia, il senso della bellezza, i miti o i grandi valori, è possibile e comunicabile soltanto grazie al linguaggio. E il linguaggio è lo strumento che ci permette di produrre un numero infinito di frasi da un arsenale di poche decine di suoni, apprendere cose che non avevamo sperimentato, immaginare cose che nessuno conosceva, simulare il futuro, trasmettere informazioni che non esistono, prevedere l’avvenire o creare categorie astratte come gli dèi. 

Ma il linguaggio è davvero una prerogativa esclusiva dell’uomo? Da diverso tempo si parla di Gpt3. Questo è il nome di un computer di silicio a cui è stato dato in pasto tutto ciò che si trova su internet: 175 miliardi di parole, dai siti giornalistici a Wikipedia. L’algoritmo ha masticato il materiale, ininterrottamente, stabilendo statistiche e correlazioni tra temi e stili. Poi è avvenuto qualcosa di sorprendente (o inquietante, dipende dal vostro punto di vista). La rivista The Guardian gli ha assegnato un titolo proprio sulle tecnologie del futuro e lui ha iniziato a scrivere con un linguaggio difficilmente distinguibile da quello di un cronista. Allora la domanda da porci è la seguente, senza allarmismi: abbiamo ancora bisogno di avvocati, medici e consulenti finanziari o è sufficiente una macchina? Non avremo risposte, ma non c’è luogo migliore di SIOS per guardare al domani con consapevolezza.