Xiao Ai è stato appena assunto al Gran Caffè di Rapallo, sul lungomare, per consegnare le ordinazioni ai clienti: non sostituisce il personale, sottolineano i titolari, ma è pensato per facilitare il lavoro (e far divertire i clienti)
Dall’8 maggio i clienti del Gran Caffè Rapallo potranno ricevere spremuta, cappuccino, caffè e cornetto serviti da due robot, dal nome Xiao Ai (tradotto in italiano Piccoli Amori), arrivati direttamente dalla Cina lo scorso venerdì 4 maggio.
Tutti pazzi per i due robot che girano fra i tavoli del Gran Caffè di Rapallo, locale reso celebre dalla presenza di scrittori del calibro di Ernest Hemingway ed Eugenio Montale, che qui amavano sorseggiare la loro bevanda preferita ammirando il mare nella sua infinita bellezza.
Gabriele Hu, titolare del Gran Caffè di Rapallo, sottolinea che i due automi “sono una forma di intrattenimento. Probabilmente, siamo i primi in Italia, senz’altro i primi in Liguria a utilizzare i robot”. E aggiunge: “dev’essere ben chiaro che non licenzieremo nessuno. Nessuno dei miei collaboratori sarà sostituito dai robot“.
In effetti l’ordinazione dei clienti viene fatta a camerieri in carne ed ossa che trasmettono la comanda in cucina. La consumazione viene posta sui vassoi dei robot che si recano al tavolo grazie ai binari posti sul pavimento del locale per servire i clienti. I robot rispondono a eventuali interlocutori, così come fanno gli assistenti digitali su alcuni tipi di cellulare.
“Saranno più una curiosità”, spiega Gabriele Hu, che ha annunciato che saranno operativi a partire dall’8 maggio, giorno fortunato in Cina.
“Nel mio Paese la robotica è già realtà fra cucine e ristoranti. Qui abbiamo deciso di iniziare così, per dare un’attrattiva in più”.
Xiao Ai, il primo robot cameriere della Liguria
Xiao Ai è il primo robot cameriere della Liguria, e sembra uscito da un film di fantascienza con tanto di pettorina bianca e blu o bianca e rossa, grembiule e bandana al collo. Nel locale ce ne sono due, che hanno attirato la curiosità dei clienti.
I due robot fabbricati in Cina sono dotati di particolari sensori per fermarsi se c’è un oggetto o una persona davanti a loro, camminano attraverso un percorso programmato grazie a un binario adesivo, sono anche sensibili e soprattutto sanno scherzare con la clientela.
Inoltre, dietro richiesta dei clienti, possono cantare canzoni di auguri in occasione dei compleanni.
Xiao Ai attendono nella zona della cucina: quando la comanda è pronta, viene posato il piatto sul vassoio e i collaboratori dell’esercizio commerciale premono sullo schermo del robot il numero del tavolo a cui l’ordinazione deve essere recapitata.
I due robot sono sostanzialmente delle macchine, non degli androidi veri e propri. Proprio perché si muovono su dei binari e portano semplicemente il vassoio. Infatti è il cameriere umano a digitare sul display quale tavolo deve essere raggiunto.
Naturalmente l’interazione finisce qui non avendo una vera intelligenza artificiale al suo interno. Una volta portato il vassoio infatti sarà il cliente a raccogliere l’ordine e a premere un tasto per far tornare il robot dietro la cucina.
I due robot sono costati al titolare del bar ristorante Gabriele Hu circa mille euro cadauno, tagliando compreso.
I due Xiao Ai pur non essendo dotati di una spiccata intelligenza artificiale, bisogna riconoscere che sono una perfetta trovata di marketing pubblicitario per il locale di Rapallo.