Un titolo giapponesissimo a metà strada tra il racing e lo sparatutto in terza persona
Chi conosce la cultura nipponica sa bene che i giapponesi hanno un rapporto molto diverso con il sesso e con la nudità. Non si bacerebbero mai in pubblico e non amano nemmeno troppo tenersi per mano, considerandola una effusione imbarazzante, mentre persino attempati salaryman non fanno mistero di leggere fumetti porno (hentai, se riguardano l’altro sesso, yaoi se raccontano storie omosessuali) in metropolitana e sotto l’occhio incuriosito di eventuali turisti. Per questo non deve stupire se anime e manga contengano spesso situazioni pruriginose e demenziali che qui in Italia abbiamo visto solo in alcuni film di serie B con Alvaro Vitali. C’è persino una serie videoludica, SENRAN KAGURA, che si basa unicamente sulla rotondità delle sue lottatrici. Ecco, dagli sviluppatori giapponesi di questa fortunata saga arriva ora Kandagawa Jet Girls…
Estate: mare, sport acquatici e belle ragazze
La ricetta alla base di Kandagawa Jet Girls è quanto più fanservice potesse esserci: si prende un manipolo di sportive giunoniche, le si mette in costume da bagno o le si strizza all’interno di aderentissime tutine da sub e si crea attorno un titolo sportivo, di corse su moto d’acqua.
Un po’ gioco di corse, un po’ sparatutto, Kandagawa Jet Girls è più di ogni altra cosa mero fanservice
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Un pretesto spudorato per attrarre una platea maschile in piena tempesta ormonale che ha già fatto la fortuna dell’anime omonimo in cui si seguono le vicissitudini di Rin Namiki e della tiratrice Misa Aoi impegnate nel tentativo di vincere il campionato di moto d’acqua (moto d’acqua parecchio futuristiche) che sta facendo impazzire Tokyo. Ma oltre a tutto ciò Kandagawa Jet Girls può forse essere inteso come la risposta di SHADE Inc. e di XSEED Games al più serioso Wave Race di Nintendo?
I fan dell’anime troveranno tutte le loro eroine
Sfrecciando in Kandagawa Jet Girls
Nel videogame distribuito da Marvelous Inc. si corrono le curiose competizioni acquatiche della Kandagawa Cup, si potenziano i mezzi e, ovviamente, si personalizzano le skin delle pilote virtuali. Gli sviluppatori nipponici senza troppe sorprese si sono concentrati in modo “maniacale” (mai termine sarà più corretto), su tale aspetto, perché del resto gran parte del divertimento offerto dal gioco sarà proprio dato dall’agghindare la propria eroina con i costumi più improbabili, che non devono essere per forza di pochi centimetri di stoffa, ma ovviamente strizzeranno l’occhio all’immaginario erotico collettivo (poteva mancare il vestitino dell’infermiera sexy?).
Chi segue l’anime troverà nella rosa dei piloti tutte le formosissime eroine della serie animata: Rin Namiki, Misa Aoi, Kaguya Shinjūin, Kuromaru Manpuku, Pan Tsui e Pan Tina, Jennifer Peach, Emily Orange più molte altre agguerrite sportive, cui si aggiungeranno Ryōna e Ryōbi direttamente dalla saga parallela di SENRAN KAGURA.
Quanto al gameplay, il bizzarro campionato attorno cui ruotano le vicende di Kandagawa Jet Girls prevede che su ogni moto d’acqua salgano due atlete: la prima guida, la seconda avrà il compito di sparare (sì, avete capito bene…) alle avversarie per rallentarle.
In Kandagawa Jet Girls non si guida soltanto. Si spara pure alle concorrenti
Particolarmente divertente in quattro, Kandagawa Jet Girls purtroppo non presenta la medesima cura diffusa che gli sviluppatori hanno riversato nella realizzazione dei modelli poligonali delle ragazze. Anzitutto, il gioco è parecchio lento, non riesce cioè a comunicare a dovere ai giocatori la sensazione di velocità.
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Guidare e mirare non è facilissimo, certo, da qui l’esigenza di non farvi schizzare a 200 all’ora ma da un allegro e pruriginoso emulo di Mario Kart era comunque doveroso attendersi più frenesia. Fortunatamente l’esigenza di compiere trick (vere e proprie mosse speciali che cambiano a seconda del team scelto) e la presenza di numerose pedane che regalano boost temporanei rendono tutto un po’ più complesso e profondo.
Di fatto il gioco chiede di andare avanti per sbloccare nuove tute per le proprie eroine…
Anche la gestione degli scontri è ben lungi dall’esser perfetta, mentre i numerosi giochini di contorno per guadagnare denaro extra per quanto simpatici sono piuttosto semplici, scarni e ripetitivi. Ma, come si diceva prima, Kandagawa Jet Girls è mero fanservice, quindi chi ha amato l’anime sarà senza dubbio disposto a passare sopra a tutti questi difetti. Buono invece il colpo d’occhio generale: la grafica è colorata e le eroine sono fatte così bene da essere persino più belle di quelle del cartone animato.
I minigame di contorno sono tutti piuttosto limitati e noiosetti
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Chi è alla ricerca di un titolo estivo, fresco e giapponese fino al midollo e ama la cultura pop del Sol Levante si divertirà parecchio. Tutti gli altri potrebbero non comprendere il titolo appena arrivato su PlayStation 4 e Windows, anche per via dei difetti a livello tecnico segnalati in precedenza.
Sì, c’è pure un minigame in cui si deve passare il moccio per asciugare a terra… Il femminismo, questo sconosciuto in Giappone