Numeri in crescita per il mercato Italiano dell’intelligenza artificiale, salito a 240 milioni di euro nel 2020, stando alla ricerca di ImmobilNews e Sensoworks. Un aumento del 20% rispetto al 2019 e che potrebbe toccare quota 400 milioni entro il prossimo anno
Continua a crescere l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nel mercato italiano. Un ambito, quello dell’IA, che a partire dalla robotica, diffusa fin dagli anni ’80 nell’industria manifatturiera, ha man mano incluso il machine learning e il deep learning nel settore bancario e assicurativo. Oggi oltre il 60% delle aziende del nostro Paese si muove in questa direzione. I numeri del mercato in Italia parlano chiaro: +20% rispetto al 2019, di cui l’80% commissionato a livello nazionale e il 20% di export.
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L’IA in numeri
“Nel 2019 il mercato, tra software, hardware e servizi, ha raggiunto un valora di 200 milioni di euro”, evidenzia Niccolò De Carlo, CEO e co-fondatore di Sensoworks, startup specializzata in monitoraggio infrastrutturale, supportata da piattaforme multilivello per l’analisi dei dati. Dallo studio sono emersi numeri indicativi. Il fatturato stimato per il 2020 in ambito IA in Italia si aggirerà sui 240 milioni di euro, con il 60% delle grandi imprese che hanno adottato almeno un approccio esplorativo. Cifra che, nelle proiezioni degli esperti, arriverà a toccare i 400 milioni di euro nel 2021.
Intelligenza Artificiale nelle infrastrutture
Particolarmente sensibile al tema dell’Intelligenza Artificiale è l’ambito infrastrutturale. “Si tratta di applicare una strategia che sfrutta la manutenzione basata sull’analisi predittiva per ricercare e individuare anomalie. Ed evitare così che si verifichino eventi indesiderati”, spiegano gli esperti di Sensoworks. In concreto, si implementano strumenti che consentono un monitoraggio dinamico delle infrastrutture. Vengono raccolti poi in tempo reale i big data che l’IA trasforma in dati di base per stabilire i processi decisionali.
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“La manutenzione predittiva utilizza queste informazioni per prevedere eventuali interventi e sviluppare soluzioni mirate che non solo portano il rischio di un evento indesiderato a un valore virtualmente pari a zero”, osserva De Carlo, “ma consentono di diminuire notevolmente i tempi di intervento e di ridurre i costi di manutenzione”.
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La svolta col Covid
Naturalmente, lo spartiacque è arrivato col Covid. Il passaggio graduale di molte aziende verso l’Intelligenza Artificiale si è trasformato in un vera e propria svolta improvvisa. Inoltre, proprio l’IA può risultare uno strumento fondamentale per combattere il Coronavirus. Attraverso modelli predittivi utilizzabili per evidenziare in anticipo determinati fenomeni e valutare meglio le priorità nel triage e nella terapia intensiva, l’Intelligenza Artificiale ha un grande potenziale nel campo socio-sanitario.
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“Con i dati storici epidemiologici, l’IA è già oggi in grado di sviluppare modelli previsionali della diffusione del virus e di valutare, attraverso tecniche di inferenza causale, l’impatto delle azioni di contenimento”, spiega De Carlo. Un modus operandi simile, nel proprio campo di ricerca, a quello degli analisti di Sensoworks. La startup è infatti in grado di “sviluppare modelli previsionali per identificare a livello infrastrutturale aree di rischio elevato e pianificare interventi per prevenire un evento infrastrutturale prima che accada”.
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