Pensando proprio alla CX stiamo assistendo ad un’evoluzione radicale, implementando finalità predittive in grado di rafforzare la fedeltà ai brand. I contenuti e le risposte personalizzate per soddisfare specifiche esigenze, immaginabili su larghissima scala, spalancano nuovi scenari nella relazione tra brand e clienti: il “rapporto” si sostituisce all’asettico pattern di informazioni standard. Non più freddi chatbot, ma interfacce conversazionali sofisticate, in grado di interpretare le differenti richieste. In definitiva: più attenzione, più engagement, maggiori tassi di conversione, loyalty.
Maggiore personalizzazione per una clusterizzazione dettagliata della clientela molto migliore rispetto al passato. Siamo sempre più in grado di interpretare dati, identificare correlazioni e criticità con una profondità mai raggiunta prima: per ogni cliente si potranno conoscere l’utilizzo delle property digitali, la cronologia degli acquisti (e di abbandono), informazioni comportamentali e psicografiche.
Si migliora così la qualità dell’esperienza di acquisto con percorsi meno rigidi e più smart, proponendo in modo mirato prodotti e contenuti rilevanti. Una rivoluzione in atto che coinvolge tutti i settori: retail, telecomunicazioni, manifatturiero e servizi finanziari. Brand e clienti: una nuova relazione bidirezionale proprio perché anche i venditori acquisiscono dati preziosi per raffinare ulteriormente i processi. Nel mondo dell’intelligenza artificiale, aspettare e non innovare… sarebbe davvero poco intelligente.