Come un fumetto interattivo
L’avviso ai lettori gamer dà il benvenuto una volta che si avvia il software: questo è un videogioco nel quale si commettono crimini. Mettetevi l’animo in pace: non si potranno compiere buone azioni. Penny Larceny: Gig Economy Supervillain, disponibile su Steam e sviluppato da Fiction Factory Games, è un titolo del genere visual novel, disponibile in inglese e che richiederà all’utente la classica scelta nei dialoghi, grandi e piccoli bivi narrativi che indirizzeranno la trama in un senso o nell’altro.
La storia in breve riguarda Penny Larceny, una giovane ladra ai più sconosciuta. Fortunatamente per lei è riuscita a entrare in Crimr, fate conto una scaleup senza pietà che si basa sulla gig economy, mettendo a disposizione dei super criminali la bassa manovalanza. Come trama è senz’altro riuscita ad attirare la nostra curiosità. Non è la prima volta che si impersona un cattivo in console, ma partire dal livello zero è parecchio stimolante.
Ovviamente Penny Larceny: Gig Economy Supervillain ha un’azione ridotta all’osso, ma dalla sua offre al gamer una grafica di tutto rispetto, con continui riferimenti al mondo dei fumetti. I personaggi – tutti – sono disegnati da mani e menti creative di veri professionisti: non c’è un dettaglio che stona, ma ogni figura ci racconta una storia.
Trattandosi di super cattivi la software house ha superato la prova, mettendo in mostra villain talmente belli che vorremmo vederli animati, magari in sessioni arcade. Del movimento sulle schermate ci sarà, ma l’effetto è più da teatrino delle marionette. Divertente e non eccessivamente volgare Penny Larceny: Gig Economy Supervillain è un’esperienza senz’altro da suggerire agli appassionati di fumetti.