Un religioso atipico: all’occorrenza si trasforma in un lupo mannaro
Saga of Sins è un videogioco dagli evidenti richiami medievali. E non soltanto perché si parla di una pestilenza devastante da debellare. Ma perché gli sviluppatori di Bonus Level Entertainment hanno scelto di ambientare l’avventura e gli scontri come se tutto fosse disegnato su un immenso rosone di una cattedrale. Avete presente le vetrate magistralmente colorate che si illuminano non appena sorge il Sole?
Disponibile su tutte le console e su Steam, Saga of Sins è un platform 2D in cui viene narrata la storia di un chierico di nome Cecil. Nella caratterizzazione del mondo di gioco, la software house si è ispirata al celebre pittore olandese Hieronymus Bosch, vissuto nel Cinquecento e famoso per la ricchezza dei suoi dipinti, dove si affrontano anche i temi del peccato e dei vizi.
Il villaggio di Sinwell è sconvolto da una pestilenza. Per risolvere la situazione il nostro avatar padroneggia poteri che vanno ben al di là di quanto richiesto a un religioso. Può infatti entrare nella mente delle persone e sconfiggerne i demoni. Non solo: le armi a sua disposizione sono mutazioni micidiali.
L’avatar può trasformarsi all’occorrenza in un lupo mannaro così come in un grifone o in un gargoyle. Il combat system non è particolarmente innovativo: siamo in un platform 2D e i movimenti del protagonista sono un rigidi, soprattutto quando si tratta di saltare e di scattare. Il colpo d’occhio è comunque notevole: Saga of Sins è un videogioco bello anzitutto da vedere.
Nel corso dell’avventura ci siamo più volte scontrati con la ripetitività del combat system. La trama ha comunque spunti interessanti, dovuti principalmente al fatto che il protagonista sviluppa un dialogo interiore. Se vi piacciono le atmosfere medievali e il genere platform, questo indie è un prodotto che ci sentiamo senz’altro di suggerire.