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I trend del settore in Italia. Decine di interventi e pitch con esperti e startup
La quinta edizione di Legal Tech Forum interamente online. Dal 16 novembre saranno disponibili circa 50 interventi di esperti del settore, giovani talenti e startup attive con progetti e iniziative imprenditoriali nel settore legale. Il tutto sarà fruibile su Legal Tech Academy, la piattaforma e-learning collegata all’evento. A differenza delle scorse edizioni, quando l’appuntamento riuniva centinaia di persone, quest’anno l’emergenza sanitaria ha costretto gli organizzatori a rivoluzionare il format. Sul sito ufficiale è ancora possibile acquistare i biglietti per seguire gli interventi. Ma qual è lo stato dell’arte del settore? «Le startup legal tech in Italia che offrono almeno un prodotto digitale sono circa 60 – ci ha spiegato Tommaso Grotto, tra gli ideatori dell’evento – di queste più della metà sono da considerarsi progetti in fase embrionale. Soltanto il 5% del campione esaminato supera il milione di euro di fatturato». Ma l’ecosistema sta crescendo e anche grazie a questi appuntamenti avvocati e professionisti possono conoscere come la tecnologia – e non solo – è in grado di migliorare il loro lavoro.
Legal Tech Forum: il programma
Sono diverse le categorie in cui è stato suddiviso il programma del Legal Tech Forum, che vedrà tra gli speaker rappresentanti di realtà come Annunziata&Conso, Ontier, TeamSystem e Wolters Kluwer Italia. Dall’intelligenza artificiale alla blockchain, gli organizzatori hanno previsto interventi sui temi che vedono sempre più legal tech crescere in Italia e all’estero. «Ci saranno anche diverse startup che parteciperanno con un pitch per raccontarsi alla nostra community – ha aggiunto Grotto, che ricopre il ruolo di CEO di Kopjra – purtroppo le condizioni rendono impossibile un momento di networking tra i partecipanti, ma abbiamo previsto sessioni di live Q&A in cui raccoglieremo le domande da sottoporre ai relatori».
A pochi giorni dall’avvio della quinta edizione del Legal Tech Forum abbiamo chiesto a Tommaso Grotto quali sono state le innovazioni più interessanti negli ultimi tempi. «Intellectual Property, Blockchain e Regulatory Technology sono le aree di competenza che si presentano con maggior frequenza tra le startup. Se devo citare un esempio di innovazione nel settore legale mi viene in mente il legal design, che prevede l’applicazione di concetti e metodi appartenenti alla sfera del design per progettare nuove esperienze contrattuali, rendendo più agevole la lettura e, quindi, facilitando la comprensione di questi documenti spesso complessi agli occhi di un pubblico non esperto». Proprio per restituire una fotografia della crescita imprenditoriale nel settore legal tech in Italia, a breve Legal Tech Forum pubblicherà anche Legal Tech Map con tutte le informazioni sull’ecosistema.
Gli innovatori delle legal tech
Come accade in altri contesti, non è detto che siano necessariamente gli avvocati a ideare, progettare e sviluppare soluzioni innovative. «Anzi – ha precisato Grotto – le persone che innovano il settore legale con prodotti e nuove tecnologie provengono spesso da altre discipline». Per quanto minoritarie nel panorama startup italiano, le legal tech poggiano il proprio business su tematiche vicine al mondo legale e della giustizia. «Tra gli interventi in programma tratteremo anche l’intelligenza artificiale nei processi e come si può contestare un algoritmo davanti a un giudice». Del resto, la tecnologia innerva ogni lato della quotidianità.
«Il legal tech è l’unica garanzia di sopravvivenza ed efficienza per la giustizia e le professioni legali – ha aggiunto Aldo Resta, magistrato e ideatore di Toga che sarà coinvolto in questo evento online – Per il presente, perché solo le logiche di ideazione e realizzazione delle smart legal app assicurano la continuità lavorativa e collaborativa nel contesto di lavoro, senza blocchi e interruzioni legati all’accesso analogico alle informazioni. Per il futuro, perché le innovazioni introdotte dalle startup nel flusso di lavoro legale assicurano benefici e vantaggi esponenziali in termini di tempo, spazio, qualità, competitività, efficienza e ad ogni livello professionale, organizzativo, istituzionale e collettivo».