Il membro del Comitato esecutivo ha detto che tra le ipotesi per il rilancio dell’economia c’è anche la valuta elettronica, mentre ha escluso che le banconote siano veicolo di trasmissione del virus
La crisi sanitaria del Coronavirus potrebbe accelerare la digitalizzazione dell’euro. A dirlo, tramite il blog ufficiale della BCE, Fabio Panetta, membro del Comitato esecutivo della Banca centrale che poi spiega che comunque non ci siano rischi di contagio dal tocco di banconote.
Verso l’euro digitale?
“Oggi più che mai i consumatori europei desiderano soluzioni di pagamento elettronico sicure, economiche e di facile utilizzo per far fronte al lockdown e trasferire denaro elettronicamente a imprese o famiglie in tutta Europa. Allo stesso modo, sono necessari sistemi di pagamento efficienti per mobilitare rapidamente le risorse messe a disposizione per sostenere le piccole imprese, i lavoratori autonomi e le istituzioni sociali”, così Fabio Panetta.
Fabio Panetta
“Anche prima dello scoppio della pandemia, la BCE ha sottolineato che l’Europa deve essere in grado di fornire autonomamente servizi fondamentali come i pagamenti elettronici, al fine di rafforzare la sua sovranità nell’economia globale”. Quindi l’assicurazione rivolta ai cittadini del Vecchio continente: “In questa fase di sfide e incertezze senza precedenti – ha scritto Fabio Panetta – la BCE è impegnata a fornire risposte tempestive ed efficaci ai bisogni delle famiglie e delle imprese. Alcune delle nostre attività non sono pienamente visibili da parte del pubblico. Ma i cittadini europei possono contare sul nostro pieno impegno per offrire loro sostegno sia in questi difficili momenti sia nella successiva, necessaria fase di rilancio della crescita e dell’occupazione”.
Euro possibile veicolo del contagio?
Nessun rischio significativo di prendere il Coronavirus maneggiando le banconote. Sempre dal suo blog, Fabio Panetta tranquillizza in merito a questo timore citando test secondo cui il virus sopravvive molto più a lungo su altre superfici. Il membro del Comitato esecutivo della Banca centrale ha sottolineato che i test fatti da alcuni laboratori europei hanno dimostrato che il tasso di sopravvivenza del Coronavirus è “da 10 a 100 volte superiore” su una superficie d’acciaio piuttosto che su una banconota di euro nelle prime ore dopo la contaminazione. “Altre analisi mostrano che è molto più difficile che un virus si trasmetta da superfici porose come le banconote di cotone, piuttosto che da superfici lisce come la plastica” ha aggiunto Panetta.
© Wopke Hoekstra, Twitter
Le banconote di euro sono infatti stampate su una carta di pura fibra di cotone, cosa che aiuta a renderle resistenti all’uso e alla rottura. “Nel complesso – ha tranquillizzato Fabio Panetta – le banconote non rappresentano un rischio di infezione particolarmente significativo rispetto ad altri tipi di superficie con cui le persone vengono a contatto giornalmente”. La domanda di contante è stata “meno prevedibile” in epoca di Coronavirus, ha aggiunto ancora spiegando che alcune persone accumulano soldi a casa mentre altri spendono meno a causa del lockdown.