Nuova politica per venire incontro alla situazione d’emergenza sanitaria
“Sono coperte le prenotazioni esistenti di soggiorni ed esperienze Airbnb effettuate entro il 14 marzo 2020, con data di check-in entro il 14 aprile 2020 o almeno una notte compresa tra il 14 marzo e il 14 aprile 2020”. Il sito che ha rivoluzionato il modo di fare turismo in tutto il mondo, Airbnb, ha deciso di cambiare la propria politica che disciplina le cancellazioni per venire incontro all’emergenza globale dovuta al coronavirus. Chi ha prenotato entro il 14 marzo (compreso) potrà dunque vedersi rimborsato l’intero prezzo dell’alloggio, mentre gli host non riceveranno penalità, nè verrà compromesso lo stato di Superhost.
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Come ottenere il rimborso da Airbnb
Poche ore dopo la diffusione del Covid 19 in Italia, con la creazione delle prime zone rosse, ben 11 milioni di italiani avevano già scelto di non partire, annullando viaggi per incertezza e paura. Il turismo è e sarà uno dei settori più colpiti dalla pandemia nel nostro paese. La misura adottata da Airbnb verso la sua community punta a creare meno disagi possibili. “Se la tua prenotazione è coperta – si legge sul sito – verrà contrassegnata come tale nella pagina dei dettagli della prenotazione. La cancellazione di una prenotazione, contrassegnata come idonea, comporterà il rimborso totale per gli ospiti e nessuna conseguenza per lo stato di Superhost degli host».
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Tranquillità anche per gli host
Airbnb informa inoltre che tutti i soggiorni prenotati dopo il 14 marzo non prevedono nessun rimborso, “a meno che – viene specificato – l’ospite o l’host non abbia contratto il COVID-19”. La possibilità di cancellare viene data non soltanto ai viaggiatori, ma anche a chi mette a disposizione stanze o interi appartamenti. Chi infatti preferisce non ospitare persone che provengono da zone particolarmente esposte all’emergenza può cancellare il soggiorno, garantendo al tempo stesso un rimborso totale.