E’ online il bando per la costituzione dei Centri di competenza ad alta specializzazione per favorire l’incontro tra il mondo della ricerca e le imprese. Domande dal 1 febbraio.
L’annuncio viene fatto via twitter dal ministro Calenda: “E’ online il bando dei Competence Center, uno strumento strategico nel supporto alle #imprese per affrontare le sfide della quarta rivoluzione industriale #industria4.0”.
A partire dal 1 febbraio sarà possibile presentare le domande per partecipare al bando per la costituzione di Centri di competenza (Competence Center) ad alta specializzazione previsti dal Piano nazionale industria 4.0. I Centri di competenza hanno come finalità l’orientamento e la formazione delle imprese – in particolare PMI – e l’attuazione di progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in ambito 4.0. Le domande potranno essere presentate a partire dal 1 febbraio 2018 fino alle ore 24 del 30 aprile 2018.
“Un modo per affrontare le sfide della quarta rivoluzione industriale”
Il Ministro Carlo Calenda, in occasione della presentazione del bando, ha dichiarato in una nota: “La pubblicazione del bando dei Competence da avvio ad uno strumento strategico nel supporto alle imprese per affrontare le sfide della quarta rivoluzione industriale. I processi di trasformazione in atto richiedono un forte investimento anche e soprattutto in competenze e formazione professionale dove scontiamo ancora oggi un divario troppo forte rispetto ai principali paesi europei. Con l’istituzione dei Competence Center vogliamo attrezzare il Paese di poli di eccellenza valorizzando le competenze di Università ed industria con l’obiettivo di facilitare il trasferimento tecnologico verso le imprese italiane”.
Stefano Firpo, direttore generale del ministero dello Sviluppo economico, aggiunge: “è la prima volta che si fa un reale politica di incentivazione per andare incontro alla domanda di innovazione delle imprese”.
I Competence Center e i servizi alle imprese
Il Centro di competenza è costituito, ai sensi dell’articolo 3 del Decreto, da più soggetti, pubblici e privati, nella forma del “partenariato pubblico-privato”, con lo scopo di realizzare un articolato programma di attività – comprendente servizi di orientamento e formazione alle imprese nonché l’attuazione di progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale – finalizzato alla realizzazione, da parte delle imprese fruitrici, in particolare delle PMI, di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo e l’adozione di tecnologie avanzate in ambito Industria 4.0.
Il programma di attività, in particolare, ha ad oggetto l’erogazione di servizi che si sviluppa in tre assi: orientamento alle imprese, in particolare PMI, attraverso la predisposizione di una serie di strumenti volti a supportare le imprese nel valutare il loro livello di maturità digitale e tecnologico mediante, ad esempio, l’utilizzo, anche in condivisione con i Digital Innovation Hub; formazione alle imprese, al fine di promuovere e diffondere le competenze in ambito Industria 4.0 mediante attività di formazione e diffusione delle tecnologie; attuazione di progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale, proposti dalle imprese, compresi quelli di collaborazione tra le stesse, e fornitura di servizi di trasferimento tecnologico in ambito Industria 4.0.
Risorse disponibili: 40 milioni di euro
Il bando di gara mette a disposizione 40 milioni di euro. I benefici sono concessi per un periodo di 3 anni prorogabili di ulteriori 12 mesi con due finalità. La prima è la costituzione e avviamento del centro di competenza, nella misura del 50% delle spese sostenute per un massimo di 7,5 milioni per singolo «center». La seconda finalità è il finanziamento dei progetti di innovazione presentati dalle imprese, sempre in misura del 50% e fino a 200 mila euro. Il bando non prevede un numero fisso di competence center, il numero sarà determinato dalle risorse in base ai diversi progetti che verranno progettati.
Beneficiari
Centri di competenza costituiti nella forma di partenariato pubblico-privato da almeno un organismo di ricerca e da partner privati, tra cui imprese, altri operatori economici inclusi quelli che svolgono attività di intermediazione finanziaria e/o assicurativa, associazioni di categoria nazionali o territoriali. Dunque imprese, università, enti di ricerca, organismi di ricerca.
Modalità di erogazione dei contributi
I benefici sono concessi, nella forma di contributi diretti alla spesa, in relazione a:
– costituzione e avviamento dell’attività del Centro di competenza, nella misura del 50% delle spese sostenute, per un importo complessivo non superiore a 7,5 milioni di euro per ciascun centro di competenza
– progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale presentati dalle imprese nell’ambito del programma di attività del Centro di competenza, nella misura del 50% delle spese sostenute per un importo massimo e non superiore a 200.000 euro per ciascun progetto.
Le spese ammissibili
Tra le spese ammissibili per la costituzione e l’avviamento del Centro di competenza ad alta specializzazione rientra l’acquisizione di attrezzature, impianti e macchinari (non sono inclusi immobili e fabbricati), licenze e diritti relativi ai brevetti, il personale dipendente, i collaboratori e ricercatori, l’attività di marketing. Le spese per le attività di orientamento alle imprese non possono comunque superare il 15% di quelle totali.
I requisiti
I progetti di innovazione devono presentare un livello di maturità tecnologica elevato, posizionato tra 5 e 8 nella scala europea “Technology readiness level (TRL)”. I partner privati del centro possono essere anche banche o assicurazioni e associazioni di categoria. Nel complesso, gli elementi di valutazione sono 25 divisi in tre gruppi: a ognuno indicatore è assegnato un punteggio da 0 a 10 e la media aritmetica del sottoinsieme deve essere almeno pari a 6. Il primo gruppo di indicatori riguarda gli organismi di ricerca (numero di progetti di trasferimento tecnologico, di ricercatori, aggiudicazione di bandi eccetera); il secondo si concentra sui dati delle imprese partner (dal fatturato ai brevetti); il terzo valuta nel complesso la solidità economico-finanziaria e la qualità del programma di attività (le risorse aggiuntive a quelle pubbliche, la capacità di stare sul mercato, le proiezioni di risultato netto, ect). Risultano criteri preferenziali il possesso del rating di legalità delle imprese partner e la presenza nel partenariato delle Regioni.
Presentazione della domanda
La domanda e i relativi allegati devono essere presentati al Ministero dello sviluppo economico esclusivamente in via telematica all’indirizzo [email protected] dal 1° febbraio 2018 e fino alle ore 24.00 del 30 aprile 2018.