Per la prima volta nel Regno Unito le transazioni no-cash hanno superato quelle con il contante. Quest’ultimo vale ancora il 48% dei pagamenti ma dall’inizio dell’anno l’utilizzo delle banconote è diminuito con una velocità che non si registrava da trent’anni.
Il trend in particolare si è caratterizzato per un abbandono del contante in favore di carte di debito e prepagate.
Un’Europa dunque sempre più cashless, se si pensa anche questo annuncio segue di pochi giorni la vera e propria dichiarazione di guerra che il Governo di un’altra nazione, la Danimarca, ha sancito contro l’utilizzo del contante. Una delle 50 indicazioni per accelerare la crescita economica del Paese infatti, consiste in quel permesso di rifiutare le transazione in monete e banconote concesso ai rivenditori, ristoranti, stazioni di servizio ed altri esercizi.
La lotta della Danimarca al nero
Diminuendo la circolazione del cash, ha sottolineato il ministro delle finanze Bjarne Corydon, si potranno rimuovere vincoli amministrativi e finanziari che ancora imbrigliano il Paese. Un riferimento neanche troppo velato ai pagamenti in nero.
Un’Europa che sia nelle intenzioni che nei risultati (come hanno dimostrato i dati del British Payment Council) supera gli Stati Uniti dove, nonostante abbiano sede colossi come Google, MasterCard e PayPal che da diverso tempo impegnate nel promuovere i pagamenti elettronici, soprattutto per gli acquisti di piccolo importo il contante è ancora il mezzo più utilizzato (40 % di quota di utilizzo contro il 25 delle carte di debito).