L’Unione Europea multa Apple per 1,84 miliardi di euro per abuso di posizione dominante nel mercato dello streaming. La cifra è di molto superiore al mezzo miliardo di cui scrivevamo alcune settimane fa su StartupItalia. Risale al 2019 la denuncia all’Antitrust da parte di Spotify contro la cosiddetta Apple Tax: il riferimento è alla fee del 30% su qualsiasi acquisto fatto sui dispositivi della casa di Cupertino.
Come si legge su The Verge la società svedese leader nello streaming lamentava anche le difficoltà per tutte le aziende che operano nell’ecosistema App Store di comunicare con i propri clienti. In altre parole, secondo l’UE Apple non darebbe la possibilità ai competitor di proporre servizi streaming più convenienti. Da questo ha origine la multa da 1,84 miliardi di euro contro Apple da parte dell’UE.
La difesa di Apple contro la multa UE
“Oggi la Commissione europea – si legge nel comunicato ufficiale di Apple – ha annunciato una decisione in cui si afferma che l’App Store ha costituito un ostacolo alla concorrenza nel mercato della musica digitale”. Secondo la Big Tech guidata da Tim Cook (in foto d’apertura con il commissario UE Breton) Bruxelles non avrebbe portato alcuna prova credibile a sostegno delle accuse.
“Il principale sostenitore di questa decisione – e il maggior beneficiario – è Spotify, una società con sede a Stoccolma, in Svezia. Spotify possiede la più grande applicazione di streaming musicale al mondo e ha incontrato la Commissione europea più di 65 volte durante questa indagine”. Stando ad Apple questo successo sarebbe dovuto proprio all’App Store.
Si tratta della prima multa comminata a Apple da parte della Commissione Europea. Negli ultimi anni la multinazionale americana è finita al centro di diverse polemiche: una su tutte quella riguardante Fortnite, il videogioco di Epic Games cacciato nel 2020 dall’App Store dopo che gli sviluppatori avevano inserito un metodo di pagamento più conveniente per evitare la Apple Tax. Da allora il Ceo di Epic Games Tim Sweeney è uno dei più strenui oppositori dell’oligopolio di Apple nel panorama delle app.
Spotify e la lettera aperta all’UE
Spotify insieme ad altre decine di aziende ha spedito nei giorni scorsi una lettera aperta all’UE: “Siamo molto preoccupati che lo schema proposto da Apple per la conformità al Digital Markets Act (DMA), come comunicato il 25 gennaio 2024, non soddisfi i requisiti della legge, impedendo così la nostra capacità di fornire i benefici del DMA ai consumatori il prima possibile”. Il riferimento è al Digital Markets Act che entra in vigore nei prossimi giorni.