Amazon ha annunciato la chiusura del servizio di consegne tramite droni a Lockeford, in California, una delle prime città in cui l’ultradecennale progetto della Big Tech americana ha avviato le attività. Con una comunicazione ufficiale, l’azienda ha presentato i piani futuri di Prime Air, la divisione lanciata ai tempi della guida di Jeff Bezos e che, al netto dei progressi, ha fatto fatica a decollare (nel 2023 l’unit è stata coinvolta nei round di licenziamenti). La multinazionale guidata da Andy Jassy ha comunicato che avvierà le consegne da Tolleson, in Arizona, vicino a Phoenix, la più grande città dello Stato.
Quante consegne fa Amazon con i droni?
L’obiettivo della Big Tech è inaugurare i primi voli entro la fine del 2024 ed espandere poi il servizio in altre città negli Stati Uniti. Per procedere è necessaria l’autorizzazione della Federal Aviation Administration. Nel frattempo sono in corso i test sull’MK30, drone più leggero e silenzioso che potrebbe essere messo a disposizione della flotta aerea.
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Su StartupItalia abbiamo seguito l’evoluzione di Prime Air, evidenziandone soprattutto i problemi. Il gigante dell’ecommerce resta attivo con le consegne dei droni a College Station, in Texas, dove i clienti possono farsi spedire farmaci. In California il servizio era partito nel 2022 e le consegne sono state nell’ordine di alcune migliaia con tempi di attesa inferiori all’ora dal momento dell’acquisto. A Tolleson intanto il sindaco Juan F. Rodriguez ha accolto con entusiasmo l’arrivo dei droni: «Portando questo servizio in nuove comunità, l’azienda non si limita a consegnare merci, ma offre opportunità e crescita economica per tutti».