Il bonus videogiochi è un credito d’imposta riconosciuto per la produzione di videogiochi di nazionalità italiana. La misura è stata istituita per incentivare l’industria del gaming, che è un settore in continua crescita e importante per l’economia del Paese. Infatti, secondo gli ultimi dati diffusi da IDEA, il giro d’affari in questo settore si attesta sui 2,3 miliardi di euro (considerando sia il valore delle vendite di software che la componente hardware). Quest’ultima ha, infatti, registrato un incremento molto forte (+63% sul 2022).
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Come ottenere il bonus videogiochi
Il decreto direttoriale del 16 luglio 2024 pubblicato sul sito del Ministero della Cultura riconosce il credito a una serie di imprese che hanno dimostrato di possedere i requisiti necessari. Qui la lista di quelle che sono già riuscite a ottenerlo. In particolare, per avanzare la richiesta è necessario presentare domanda alla direzione generale Cinema e Audiovisivo, che ne valuta l’ammissibilità in base a criteri specifici. Il bonus è destinato alle imprese che producono videogiochi di nazionalità italiana. La nazionalità è determinata in base a criteri che considerano la sede legale dell’impresa, la nazionalità dei creatori principali e altri fattori. Eventuali dichiarazioni mendaci possono portare alla revoca del contributo, alla sua restituzione maggiorata di interessi e sanzioni, e all’esclusione dalle agevolazioni per cinque anni.
Bonus videogiochi, cosa succede dopo la domanda
Dopo che l’azienda ha fatto domanda, la direzione generale valuta le richieste pervenute. La valutazione porta alla pubblicazione di un decreto con l’esito dell’istruttoria. In qualsiasi momento dell’iter, la direzione generale può richiedere ulteriore documentazione per verificare la rispondenza degli elementi comunicati ai requisiti di ammissibilità. Inoltre, le imprese devono comunicare tempestivamente qualsiasi variazione che possa influire sulla loro idoneità al beneficio, sia dopo l’accoglimento dell’istanza sia nelle more della comunicazione del credito spettante. La comunicazione tempestiva è fondamentale per mantenere la conformità ai requisiti del bonus ed evitare sanzioni o la revoca del beneficio.