Se Red Dead Redemption 2 è stato (ingiustamente) derubricato come GTA con i cavalli, a qualcuno potrebbe venire in mente di battezzare Star Wars Outlaws come uno Star Wars Jedi senza spade laser. Senz’altro l’arma dei Jedi è un ingrediente succulento per qualsiasi storia ambientata nell’universo di George Lucas. Ecco perché l’ultima opera di Ubisoft, che abbiamo testato su PC, risulta fin da subito ambiziosa: raccontare la vita di Kay Vess, giovane ladra che vive di espedienti, abile nel parkour e nel furto con destrezza, è stata una mossa vincente?
Nel corso della nostra recensione ci capiterà più volte di fare il paragone con Fallen Order e il seguito Survivor, titoli entrambi sviluppati da Respawn Entertainment. Mettiamo le mani avanti: sotto vari aspetti – di forma e di sostanza – Outlaws non raggiunge quel livello di fluidità e di spettacolarità, soprattutto nel combat system. Sulla bilancia appoggia però la densità e la ricchezza di un open world stupendo da ammirare.
Star Wars Outlaws, dove è collocata la storia?
Star Wars non è soltanto le tre trilogie. Serie, spinoff e videogiochi sono lì a dimostrare che la galassia è grande abbastanza per continuare a esplorare linee narrative e filoni. Dunque dove è collocata la trama di Outlaws? Gli eventi si incastonano tra l’Epidosio V – L’Impero colpisce ancora – e l’Episodio VI – Il Ritorno dello Jedi – e non riguardano come anticipato un personaggio epico come nel caso di Cal Kestis.
Kay Vess è una ragazza normale, che sbarca il lunario recuperando crediti, giocando d’azzardo e partecipando a piccoli colpi che le hanno permesso di farsi un discreto nome nella piccola criminalità di Cantonica, pianeta desertico del settore corporativo. Fin da subito incontriamo l’adorabile Nix, un merqaal, animaletto affezionatissimo alla padrona e fondamentale per rubare crediti alle autorità così come per intrufolarsi in stanze dove sbloccare portali. Come dite? Nix è irresistibile come Bd-1? Assolutamente sì.
Come prevedibile il colpo che la protagonista cerca di mettere a segno nel prologo non va secondo i piani. Non è stata una mossa saggia pestare i piedi a Sliro, il capo del sindacato criminale Zerek Besh. Ma la giovane riesce comunque a mettersi in fuga, attivando i motori della potente nave spaziale Trailblazer. Inseguita dai nemici, deve pensare in fretta e sceglie dunque di atterrare su Toshara, un’ambientazione inedita dove una distesa di savana e la natura rigogliosa conquistano al primo sguardo. Si tratta di una luna che Ubisoft ha immaginato e disegnato per Outlaws ovviamente in collaborazione con Lucasfilm Games.
A bordo di un velocissimo speeder ha così inizio l’avventura vera e propria, proiettando lo sguardo su un open world vivace, pieno di attività principali e secondarie da portare a termine. Non è un titolo perfetto – come tra poco argomenteremo citando alcuni elementi – ma è difficile immaginare un sincero fan di Star Wars spaesato nei panni di questa simpatica canaglia.
Come è il gameplay di Outlaws?
Non ci sono le spade laser. Il gamer deve accontentarsi del blaster, dell’aiuto imprescindibile di Nix e della modalità stealth. Outlaws è un videogioco che parte lento, dando qualche assaggio di come si svilupperà l’avventura: per avanzare Kay deve affrontare fasi platform e risolvere alcuni enigmi ambientali.
Per sfruttare le abilità furtive di Nix basta puntarlo verso uno degli elementi con cui può interagire (che siano cose o persone) e a quel punto potrà rubare, attaccare, distrarre o sbloccare alla bisogna. Nei primi momenti di gioco sembra di assistere a una versione futuristica di Oliver Twist, con questa ladruncola che scivola tra la folla mentre ruba a ignari passanti senza farsi notare.
Nel corso del nostro test su PC ci siamo imbattuti in un gameplay tutto sommato godibile, anche se molto meno fluido rispetto a Star Wars Jedi. L’elemento furtivo è dominante, soprattutto se non si vuole attirare troppe attenzioni, ma le animazioni di stordimento lasciano un po’ a desiderare e non sono sufficientemente spettacolari.
Certo è che la protagonista non è una Jedi. Kay bada alla sostanza, ma ci saremmo aspettati una maggiore agilità e scene scriptate più acrobatiche. Ubisoft ha inserito diversi minigiochi e QTE per sbloccare portali e hackerare sistemi, elementi che abbiamo trovato godibili e sufficientemente vari. Senz’altro Ubisoft ha preso in prestito l’anima di Watchdog, tanto che gli appassionati di quella serie gaming potrebbero ritrovare diversi spunti interessanti nel nuovo videogioco di Star Wars.
Come è sparare con il blaster?
Kay, lo dicevamo, ha un’arma tipica del mondo Star Wars e ci dovrà fare i conti molto presto. Il combat system prevede una modalità non certo da sparatutto. I nemici sono sempre in superiorità numerica e converrà studiare bene lo stile di gioco, senza partire ogni volta lancia in resta. Le munizioni non sono moltissime e nella maggior parte dei casi suggeriamo un approccio stealth. Non apprezzato, questo lo comprendiamo, da tutti i gamer.
Il sistema di mira è discreto, anche se non proprio realistico. Ci si abitua alla svelta ad atterrare i nemici, soprattutto quelli sprovvisti di scudi e armature spesse. Nel complesso ci saremmo aspettati un livello di sfida sensibilmente più alto, tenuto conto anche di un’AI degli avversari che in molti casi segue pattern troppo prevedibili.
Star Wars Outlaws è un open world in cui la protagonista può compiere scelte, prendendo posizioni rispetto ad alcuni sindacati, rafforzando alleanze e scatenando rivalità con determinate fazioni. Un’impostazione molto da open world e che suggerirebbe un elevato grado di rigiocabilità. Ma il boccone amaro da ingoiare è quello di un unico finale: per quanto sentite potranno essere le vostre scelte, c’è un inesorabile imbuto narrativo verso cui siete proiettati.
Ma la pecca più grave e macroscopica è l’assenza di un doppiaggio in italiano. Se riuscite a seguire comodamente l’inglese, anche in mezzo al caos, senz’altro godrete dell’esperienza in maniera ottima. Altrimenti risulta davvero scomodo giocare, sfrecciare sullo speeder, combattere e scappare e nel mentre leggere i sottotitoli in italiano. Un grande peccato che depotenzia l’aspetto narrativo.
Quali sono i requisiti consigliati di Outlaws?
Non c’è invece molto da dire rispetto all’ambientazione. Kay potrà esplorare cinque ampi scenari su Toshara, Akiva, Kijimi, Cantonica e Tatooine. Per apprezzarne a pieno la bellezza grafica occorre dare un’occhiata ai requisiti consigliati da Ubisoft: 1080p a 60 fotogrammi al secondo, preset grafico elevato, AMD FSR 2 impostato su Qualità; come scheda video suggeriscono AMD Radeon RX 580 (8 GB), NVIDIA GeForce GTX 1660 (6 GB) o migliore; infine RAM da 16 GB e 65 GB di spazio disponibile sul disco rigido.
A queste condizioni, sia le fasi scriptate sia i momenti di gioco restituiranno uno scenario Star Wars degno di questa saga. Forse i momenti che abbiamo amato di più sono stati quelli di esplorazione a bordo dello speeder. Con quasi 30 ore di gioco, che aumentano di molto per i completisti, Ubisoft ha messo in piedi un’opera che riesce a convincere al netto dei difetti. Se siete poi appassionati di guerre stellari, sappiate che i combattimenti nello spazio non valgono come orpello. Sono una piacevolissima attività. Insomma, non c’è la Forza da seguire, ma più prosaicamente la conquista di un proprio posto nella Galassia, partendo da underdog. Che la buona sorte, dunque, sia con voi sempre.