La messa in liquidazione della W. Chump and Sons, la società che produceva gli show di Jeremy Clarkson, Richard Hammond e James May di proprietà degli stessi presentatori britannici (W. Chump altri non è che un acronimo: Wilman, Clarkson, Hammond und May Production) e la fine contestuale di The Grand Tour non sembrano coincidere con l’uscita di scena del corpulento e bizzoso giornalista dal mondo delle recensioni delle auto.
Jeremy Clarkson critica (ancora) le auto elettriche
Dalle colonne del Times infatti Jeremy Clarkson provando la Mercedes-Benz AMG GT si è lasciato andare a dichiarazioni piuttosto sprezzanti: «Gli appassionati di pianeti mi hanno detto che le auto puramente elettriche possono offrire questo livello di prestazioni, ma è una sciocchezza – scrive l’ex frontman di Top Gear e The Grand Tour. Sono come ragazzi adolescenti: tanta spinta iniziale e poi una fine anticipata. Auto come la P1 non lo fanno. La potenza è enorme all’inizio e rimane enorme finché non diventa enorme e poi ti schianti contro un albero».
Recentemente Jeremy Clarkson aveva sparato a zero contro le auto elettriche anche a favore di telecamera. Girando The Grand Tour One For The Road, l’ultimo episodio della serie per Amazon Prime Video che ha simboleggiato pure l’addio alle scene del terzetto composto 22 anni fa con i colleghi James May e Richard Hammond, aveva infatti detto: «Ci sono molte ragioni dietro la nostra decisione di chiudere, ma una delle principali, per me, è che semplicemente non mi interessano le auto elettriche. Le considero elettrodomestici, come una lavatrice o un microonde. Non puoi davvero recensirle o apprezzarle. Non mi entusiasmano affatto, sono solo m****».
Ma le auto elettriche non sono il solo “vecchio” nemico con cui Jeremy Clarkson è tornato a prendersela: «C’era un tempo in cui persino la più piccola vecchietta percorreva una normale strada statale a 60 miglia orarie, oggi non più. E questo rende le auto idiote ancora più stupide, perché – si è sfogato – non è più vero che non ti è permesso guidarle velocemente. In realtà non puoi. E non puoi sorpassare perché c’è sempre un ciclista che arriva dalla direzione opposta».