Nelle ultime ore si sono registrati grossi disagi negli aeroporti di Lombardia, Piemonte e Liguria a causa di un problema al sistema operativo della gestione dei dati della sala radar del Nord Ovest, una delle quattro di Enav in Italia (le altre tre si trovano a Padova, Roma e Brindisi). Pertanto, la maggior parte dei voli in scali come Linate, Malpensa, Orio al Serio, Torino Caselle e Genova sono rimasti a terra o non hanno potuto atterrare, mentre altri sono stati dirottati. Un disservizio che non cancella i diritti dei viaggiatori previsti dalla normativa comunitaria, secondo quanto dichiarato da Assoutenti. I passeggeri, quindi, come possono ottenere il rimborso?
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Cosa fare per negato imbarco, cancellazione o ritardo?
Come spiega l’Enav: «in caso di di negato imbarco, cancellazione del volo o ritardo prolungato del volo, il passeggero che intende presentare un reclamo deve rivolgersi alla compagnia aerea che ha emesso il biglietto e/o, in caso di viaggi tutto compreso, al Tour Operator con il quale è stato stipulato il contratto di trasporto». Il reclamo può essere presentato seguendo questo link entro due anni dalla data del volo o dalla data in cui il volo avrebbe dovuto essere effettuato.
La normativa comunitaria prevede alcune forme di tutela per i passeggeri in caso di cancellazione del volo che si applicano ai voli (di linea, charter, low cost) in partenza da un aeroporto comunitario e agli stessi in partenza da un aeroporto situato in un Paese non comunitario, con destinazione un aeroporto UE, solo qualora la compagnia aerea sia comunitaria e salvo che non siano già stati erogati i benefici previsti dalla normativa locale. Non si applicano, invece, ai voli in partenza da un Paese non comunitario che vanno verso l’UE ma sono operati da compagnie aeree non comunitarie. In questo caso, le tutele sono quelle assicurate dalla legislazione locale e dalle norme che regolano il contratto di trasporto.