Vincere la guerra dei dazi rimane una delle priorità della presidenza Trump. Il tema è finito in secondo piano nelle ultime settimane a causa dello scoppio della guerra tra Israele e Iran. Nel frattempo la situazione tra le due sponde del Pacifico rimane tesa: DJI, società cinese leader nel settore dei droni e molto attiva sul mercato USA, sta affrontando un periodo non facile. Come si legge sulla stampa americana, gli scaffali sono vuoti e i rivenditori segnalano che le scorte si stanno esaurendo.

Perché i droni DJI stanno finendo negli Stati Uniti
Su The Verge sono state pubblicate foto di uno store in cui gli scaffali e gli stand DJI sono vuoti, senza droni disponibili all’acquisto. Questi prodotti sono finiti nello scontro tra Stati Uniti e Cina: secondo Washington tecnologie simili sviluppate da aziende cinesi potrebbero costituire una minaccia per la sicurezza nazionale americana. Come dimostra la loro importanza strategica nella resistenza ucraina, i droni non sono soltanto device per appassionati.
Mentre nei mesi scorsi si discuteva sul futuro di TikTok negli USA – Trump ha di nuovo rimandato la decisione sul possibile ban – si è parlato anche di un rischio messa al bando per DJI negli USA. “DJI rimane impegnata sul mercato statunitense – ha fatto sapere la società con una nota in merito alle difficoltà attuali -. DJI ha lavorato con la U.S. Customs and Border Protection (CBP) per risolvere un malinteso legato alla dogana. Purtroppo, questo ha avuto un impatto sulla nostra capacità di immagazzinare e importare droni e parti di ricambio. Comprendiamo la frustrazione dei nostri clienti, ma restiamo fiduciosi che la situazione si risolva”.