Reflection AI, startup fondata l’anno scorso da due ex ricercatori di Google DeepMind, ha raccolto 2 miliardi di dollari, raggiungendo una valutazione di 8 miliardi. Solo 7 mesi fa la sua valutazione era di 545 milioni di dollari. Ora l’azienda, originariamente focalizzata su agenti di codifica autonomi, vuole rappresentare un’alternativa open source a OpenAI e Anthropic, ma anche posizionarsi come l’equivalente occidentale della cinese DeepSeek.
Tra gli investitori ci sono Nvidia, Disruptive, DST, 1789, B Capital, Lightspeed, GIC, Eric Yuan, Eric Schmidt, Citi, Sequoia, CRV e altri.
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Che cosa fa Reflection AI?
La startup lanciata sul mercato nel marzo 2024 da Misha Laskin e Ioannis Antonoglou, che ha co-creato AlphaGo, ha annunciato di aver reclutato un team di talenti da DeepMind e OpenAI, proprio le società che aspira ad eguagliare e afferma di aver «identificato un modello commerciale scalabile in linea con la strategia di open intelligence».
Il team di Reflection AI conta attualmente circa 60 persone, per lo più ricercatori e ingegneri di intelligenza artificiale impegnati in infrastrutture, addestramento dei dati e sviluppo di algoritmi, secondo Laskin, CEO dell’azienda. Reflection AI spera di rilasciare un modello di linguaggio addestrato su “decine di migliaia di miliardi di token” il prossimo anno, secondo quanto si legge su TechCrunch.
«Abbiamo costruito qualcosa che un tempo si pensava possibile solo all’interno dei migliori laboratori del mondo: una piattaforma LLM e di apprendimento per rinforzo su larga scala in grado di addestrare modelli Mixture-of-Experts (MoE) su larga scala», ha scritto Reflection AI in un post su X.
Attualmente la startup non ha ancora rilasciato il suo primo modello, che sarà in gran parte basato su testo e in futuro avrà funzionalità multimodali, secondo Laskin. Utilizzerà i fondi di quest’ultimo round per ottenere le risorse di calcolo necessarie per addestrare i nuovi modelli, il primo dei quali l’azienda punta a rilasciare all’inizio del prossimo anno.