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In Basilicata, un laboratorio diffuso di impresa innovativa, formazione e sostenibilità sta trasformando le peculiarità del territorio in opportunità. Basilicata Open Lab è il programma promosso da Eni, con il supporto di Shell Italia E&P attraverso Joule, la scuola di Eni per l’Impresa, in collaborazione con PoliHub e Consorzio ELIS. A ottobre 2025 il progetto entra nella sua terza edizione con un obiettivo chiaro: costruire un modello di imprenditorialità sostenibile, innovativa e inclusiva, capace di generare valore per le persone e per i territori.
Nel biennio iniziale, il progetto ha coinvolto oltre 100 aziende lucane e 250 startup a livello nazionale. Tra queste, 18 imprese e 12 startup hanno ricevuto grant per un totale di 480 mila euro, a sostegno dell’execution dei loro progetti innovativi.
Un impatto che non resta solo sulla carta: grazie a una valutazione condotta con un processo certificato, lo SROI (Social Return on Investment) è stato stimato pari a 1,7. In altre parole, per ogni euro investito sul territorio, gli stakeholder hanno rilevato 1,7 euro di ritorni tra benefici sociali ed economici.
Un risultato che fa di Basilicata Open Lab l’esempio concreto di come Joule, la scuola di Eni per l’Impresa, operi sul territorio generando valore reale e misurabile.
“Dopo due anni possiamo dire di aver portato in Basilicata un modello solido e virtuoso di imprenditorialità. Uno dei punti di forza del programma è aver realizzato un ecosistema dinamico che si evolve anno dopo anno per supportare le capacità e le opportunità del territorio attraverso l’innovazione e la formazione– commenta Fabrizio Lanciotti, Program Manager di Basilicata Open Lab – Il percorso prosegue con nuovi strumenti per accompagnare persone e storie imprenditoriali ma la sfida vera, oggi, è diffondere questa cultura dell’innovazione anche nelle aree interne, dove spesso l’accesso alle opportunità non è scontato”.
Motivo per cui con questa terza edizione, a febbraio 2025, è stato inaugurato uno Sportello con sede fisica a Potenza, accessibile anche da remoto tramite appuntamenti digitali. Lo Sportello nasce per rispondere alle esigenze delle aree interne del territorio regionale e prevede anche un calendario di eventi itineranti in cui Joule, insieme a ELIS e a FEEM (Fondazione Eni Enrico Mattei), sarà a disposizione per ascoltare, orientare e supportare chi presenterà bisogni coerenti con gli obiettivi del progetto
Dalla Basilicata al futuro: la Call4Innovation che premia startup e imprese
Al centro del progetto c’è la Call4Innovation, ideata da Joule insieme a PoliHub, che seleziona e accompagna progetti d’impresa innovativi nei settori strategici per la Basilicata.
Sono due i percorsi principali della Call:
Co-Innovation Award, dedicata a coppie composte da una startup (o team di innovatori) e un’azienda lucana, per lo sviluppo di progetti congiunti.
Prevede annualmente per ognuna delle sei coppie vincitrici:
- 1 grant da €20.000 per la startup o team innovativo ;
- 1 grant da €10.000 per l’azienda lucana;
- 1 programma di supporto allo sviluppo della progettualità, della durata di 5 mesi, con mentor e coach di PoliHub e Joule.
Entrepreneurship Award, rivolta alle sole aziende lucane con un progetto interno di innovazione.
Prevede annualmente per le tre aziende vincitrici:
- 1 grant da €20.000;
- 1 programma di supporto allo sviluppo della progettualità della durata di 5 mesi con mentor e coach di PoliHub e Joule.
L’iniziativa si sviluppa sui verticali agritech, energia pulita, edilizia sostenibile e mobilità — tutte aree in cui la Basilicata vuole costruire un vantaggio competitivo.
Le candidature per l’edizione in corso sono aperte fino al 12 gennaio 2026. Scarica qui il regolamento completo.

L’innovazione arriva anche in classe
Accanto alle call dedicate alle imprese, il progetto lancia lo Young Innovator Award, un percorso sperimentale rivolto agli studenti degli ultimi anni delle scuole superiori lucane. L’obiettivo: immaginare — e realizzare, grazie a un budget di 5.000 euro — la loro “scuola del futuro”, più digitale, sostenibile e inclusiva. Un’iniziativa pensata per diffondere la cultura dell’innovazione direttamente tra i giovani che saranno i protagonisti della crescita del territorio.
Quando l’innovazione incontra il borgo: ad Aliano si sperimenta mobilità sostenibile e autonoma
Tra le esperienze più significative della seconda edizione del progetto Basilicata Open Lab, c’è quella della startup ToMove e dell’azienda Matheca, due realtà che stanno dando forma — letteralmente — alla mobilità autonoma del futuro. La loro idea nasce nello storico borgo di Aliano, il paese caro allo scrittore e pittore Carlo Levi, e ha un obiettivo, tanto visionario quanto concreto: creare un gemello digitale del comune per testare l’utilizzo di veicoli elettrici a guida autonoma al servizio dei cittadini e in prospettiva dei turisti.
ToMove è una startup torinese che sviluppa piattaforme di mobilità a guida autonoma 100% made in Italy, integrando software, sensori e hardware in un ecosistema unico. Fondata e guidata da Andrea Strippoli (CEO) insieme a Giuseppe E. Corcione (Chairman) e René Andrea Rivoira (CFO), l’azienda opera in contesti urbani complessi — dai campus universitari ai piccoli centri abitati — per rendere gli spostamenti più sicuri, sostenibili e accessibili.

Nell’ambito di Basilicata Open Lab, ToMove ha trovato in Matheca il partner ideale per rendere possibile la sperimentazione sul campo. La società materana, fondata nel 2018 da Angelo Montemurro e Giuseppe Acito, è specializzata in rilevazioni geospaziali e rilievi 3D di precisione. In altre parole, Matheca misura e digitalizza il mondo reale con accuratezza al decimo di millimetro, riuscendo a tradurre tanto le chiese rupestri quanto i borghi storici o le infrastrutture moderne, in modelli tridimensionali navigabili.
La collaborazione ha portato alla ricostruzione digitale della morfologia urbana di Aliano — strade, spazi pubblici, aree di sosta — dando vita a un vero e proprio “gemello digitale” del borgo. Su questa mappa tridimensionale è stato poi integrato un software di guida autonoma, utilizzato per simulare e ottimizzare i percorsi e per validare le condizioni di sicurezza dei veicoli elettrici.
La sperimentazione ha una doppia valenza: tecnica e sociale. Oltre a validare le innovative tecnologie di startup e azienda, il progetto punta a rispondere a un’esigenza reale della comunità lucana, dove i servizi di trasporto pubblico sono limitati. L’obiettivo è offrire una forma di mobilità sostenibile e inclusiva, capace di supportare anche le persone anziane o con ridotta mobilità. Ma non solo: il progetto apre prospettive anche per il turismo culturale, con percorsi dedicati alla memoria di Carlo Levi e ai luoghi del suo esilio.
Per Matheca, l’iniziativa rappresenta anche un accesso strategico al settore della smart mobility, mentre per ToMove il pilota lucano costituisce un banco di prova decisivo in vista del consolidamento dell’attività dei suoi veicoli a guida autonoma, previsto per il 2026.



