Jeremy Clarkson e James May hanno una cosa in comune: entrambi gli ex conduttori di Top Gear e Grand Tour gestiscono un pub. Se Jezza è attivo da poco più di un anno con il suo The Farmer’s Dog, dove ha spesso a che fare con clienti maleducati, Captain Slow sembra più tranquillo con il suo locale, The Royal Oak. May in una recente intervista ha spiegato come stanno andando le cose. «I margini sono ridotti – ha spiegato – ma il pub può sopravvivere. È stato un atto disinteressato di carità da parte mia». Tra ex colleghi, a quanto pare, rimane ancora alta la competizione.

James May preferisce il suo gin alla birra di Clarkson
In un’intervista radiofonica a Radio X, James May ha risposto in maniera netta alla domanda se avesse intenzione di vendere la Hawkstone, la bionda che Clarkson produce da tempo, fieramente britannica. «No, non la vendiamo», ha tagliato corto lo showman. Serve però un contesto: nel pub di Clarkson tra le persone non desiderate – con tanto di lista nera all’ingresso – compare proprio James May, vicino al primo ministro UK Keir Starmer.
Captain Slow avrà dunque pensato di restituire il favore, non servendo ai suoi clienti la birra di Jeremy Clarkson. In compenso al Royal Oak è sul menu il suo James Gin. Al cui proposito ricordiamo che nei giorni scorsi è stato pubblicato sui social lo spot “natalizio”, realizzato con l’AI. Un modo per avvicinarsi alla notte più magica con un tocco di umorismo british (e nero).


