Nel mondo ci sono 39 milioni di non vedenti, e Microsoft vuole regalare loro la possibilità di guardare ciò che li circonda grazie al suono tridimensionale e alla tecnologia GPS: una sfida che parte da Londra e che vuole incontrare il pubblico entro il 2020
Autore: Luca Scarcella
La Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, con la partnership dell’azienda svedese Ericsson, è all’avanguardia nello studio e nella ricerca sulla fotonica e sulla tecnologia 5G: tecnologia che permetterà velocità di trasferimento altissime e nuovi modi di sfruttare il traffico dati, ma anche di connettere più persone e più dispositivi.
L’azienda, fondata nel 2011, ha raddoppiato il numero di utenti unici mensili nell’ultimo anno, arrivando a sfiorare quota un milione, e ha raggiunto un fatturato di circa due milioni e mezzo di dollari. La loro storia
Scalevo è l’ambizioso progetto di dieci studenti svizzeri: una sedie a rotelle in grado di salire e scendere gradini e scale, migliorando il quotidiano di diversamente abili in tutto il mondo.
Il core business dell’azienda di Matteo Suzzi fino al 2013 è stato la riparazione di lettori di banconote e carte magnetiche. Poi il successo con TeoTronico, il robot pianista, un mix di arte e tecnologia.
Il wearable prodotto da Thalmic Labs ha impressionato i fan della tecnologia al suo debutto al CES 2014, e si è ripetuto nel 2015, a Las Vegas. In vendita su Amazon per 199 dollari, permette di controllare dispositivi elettronici con i movimenti dei nervi del braccio.
Un amore per Coppi e Bartali, poi l’Argentina. La passione per il ciclismo passa al nipote, uno dei tre fondatori della bici 2.0, che su Kickstarter ha raggiunto il goal in meno di 5 ore.
Filippo Moroni e Pietro Gabriele sono i fondatori di Solido3D, la società romana che ha progettato OLO: dalla Maker Faire New York alla Maker Faire Rome.
Boom su Kickstarter per il piccolo esploratore degli abissi: mancano 21 giorni alla fine della campagna crowdfunding, ma ha già superato di 12 volte l’obiettivo di 50 mila dollari.
Il ricercatore Christopher Ré, della Stanford University, vince 625 mila dollari grazie al suo software di analisi dei big data che scorrono nel deep web.