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Un finanziamento non è per tutti, ci sono condizioni e requisiti da verificare. Alcuni suggerimenti per evitare perdite di tempo.
Sapere che la finanza agevolata è così generosa di opportunità, aiuta a guardare il futuro con ottimismo; ma capire quale bando sia adatto ad una startup, spesso si rivela un esercizio di realismo assai spigoloso. Setacciare la rete a caccia di finanziamenti è una prassi diffusa tra le startup che vogliono scalare la marcia e fare sul serio, ma trovare l’occasione giusta nella distesa (spesso disordinata) delle proposte disponibili, è difficile. Don’t panic, difficile non è impossibile, e questo è solo uno dei primi ostacoli ai quali un aspirante imprenditore deve abituarsi. In questo caso ti aiutiamo noi, con una serie di suggerimenti che la nostra rubrica “Bandi istruzioni per l’uso” ideata e implementata in collaborazione con Bandzai, mette a disposizione per aiutarti ad orientarti nel mare magnum dei bandi. Risparmierai tempo e fatica, e potrai concentrarti solo sulle opportunità più adatte alla tua impresa.
Risorse e tempistiche
Prima cosa da verificare: qual è la dotazione finanziaria? Ovvero, quale è l’ammontare di risorse finanziarie complessivamente disponibili su quel bando specifico, oltre il quale i progetti non potranno più essere finanziati per esaurimento delle risorse?
Se ci sono molte risorse disponibili, probabilmente avrai accesso al finanziamento senza troppe difficoltà. Una volta compilata correttamente la domanda, se questa è in linea con i criteri di valutazione del bando, non correrai il rischio di vederla rigettata per l’esaurimento dei fondi disponibili.
Se invece le risorse finanziarie sono scarse, saranno di conseguenza in pochi a beneficiarne. A questo punto, come si dice in questi casi, “competition is competition”, dovrai essere particolarmente sveglio e veloce, il tuo team dovrà organizzarsi per partecipare ad un click-day, con tutta la documentazione ordinata: solo le domande presentate per prime avranno chance di essere ammesse.
Codici ATECO e dimensioni dell’impresa
Sei sicuro di avere i requisiti giusti per partecipare al bando che ti interessa?
Se il bando è riservato solo a una, o ad alcune Regioni italiane, ma la tua impresa non ha sedi nei territori agevolati, allora non potrai ottenere i contributi. Meglio non perdere tempo, in questo caso.
Controlla i codici ATECO per verificare l’effettiva compatibilità tra il settore nel quale opera la tua startup, con quanto richiesto dal bando. Molti bandi ammettono ogni settore, ma ce ne sono alcuni che prevedono delle esclusioni e limitazioni.
La maggior parte dei bandi con contributi a fondo perduto si rivolge alle micro, piccole e medie imprese, oppure a imprese con determinati status, come le startup innovative. Assicurati, prima di iniziare a predisporre la domanda, che la tua impresa rispetti tutti i requisiti formali che definiscono quali imprese possono beneficiare dell’agevolazione prevista dal bando da te identificato.
L’aderenza del progetto al bando
Le misure disponibili per le startup e le imprese sono di due tipi: quelle automatiche, che concedono i contributi a tutti i richiedenti che rispettano i requisiti oggettivi, e quelle che prevedono una valutazione del progetto, con specifici criteri di aderenza agli obiettivi del bando. Quest’ultimo tipo di bando prevede la formazione di una graduatoria tra i progetti presentati, oppure il raggiungimento di un punteggio minimo per l’ammissione ai contributi.
Se il bando che stai esaminando è del secondo tipo, assicurati che il progetto che vuoi portare avanti sia coerente con gli obiettivi.
Cofinanziamento e tempi di erogazione
Un altro passo fondamentale per la valutazione di una misura è la sostenibilità finanziaria: la tua impresa può attuare il bando senza rimanere a corto di liquidità? Ricorda che spesso l’importo viene erogato solo dopo aver sostenuto le spese del progetto.
Valutate con molta attenzione la percentuale di cofinanziamento: il bando copre tutte le spese ammissibili, oppure è prevista una percentuale a carico dell’impresa? In quest’ultimo caso l’imprenditore dovrà essere sicuro di coprire una parte del fabbisogno finanziario (spesso la metà), con le proprie disponibilità economiche.
È molto importante anche la tempistica di erogazione: è previsto il versamento di un’anticipazione del contributo, oppure i rimborsi vengono effettuati sulla base di Stati di Avanzamento Lavori (SAL)? Nel primo caso, l’impatto sulla cassa potrebbe risultare più leggero, mentre senza anticipazione l’impresa dovrà essere pronta ad anticipare tutte le spese.
Siate previdenti, organizzate i documenti
Nell’analisi di un bando, infine, non può mancare l’esame della complessità della presentazione della domanda. Quando è previsto l’invio di un business plan, di solito l’ente finanziatore fornisce un formulario ufficiale da compilare. È molto utile dare un’occhiata al documento prima possibile, per capire quanto sia dettagliato e quali siano i punti-chiave sul quale si concentra.
Spesso sono presenti numerose dichiarazioni da compilare: cercate di capire con molta attenzione cosa è richiesto, non siate superficiali, arrivate preparati al momento dell’invio della domanda, con tutta la documentazione ordinata e già predisposta. Sei in grado di reperire tutte le informazioni da solo? Avrai bisogno di un consulente specializzato? Per le misure più complesse, è consigliabile affidarsi ad un esperto che possa garantire il rispetto di tutte le procedure.
In questo articolo di bandzai, troverete ulteriori approfondimenti su come selezionare i bandi più adatti alla tua startup, senza perder tempo su false opportunità. Per ridurre a zero il tempo necessario per identificare le opportunità più interessanti per la tua impresa e rimanere sempre aggiornato su nuovi bandi in uscita, registrati a bandzai!