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La finanza agevolata è utilissima ma accedervi è complesso. Consigli per evitare errori e superare alcuni ostacoli
Il Credito d’imposta ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica (CIRSID) è uno strumento prezioso, per molte startup e PMI potrebbe rappresentare una leva di finanziamento agevolata decisiva; però bisogna prestare attenzione ad alcuni aspetti particolari, per sfruttarne in pieno le potenzialità.
Il CIRSID non si può cedere
Primo punto da tenere bene a mente: il CIRSID può essere utilizzato esclusivamente in compensazione al massimo per tre quote annuali di pari valore, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione del credito stesso. La compensazione si può ottenere utilizzando il modello F24 e il credito richiesto va indicato nell’apposita sezione nella dichiarazione dei redditi, del periodo d’imposta nel quale le spese ammissibili sono state sostenute.
Ma soprattutto è bene sapere che il credito d’imposta richiesto, non può in alcun modo essere ceduto o trasferito, nemmeno alle imprese che fanno parte di un medesimo gruppo consolidato.
Attenzione alla base di calcolo
Inoltre, se avete già partecipato ad altri bandi, non dovete includere nel calcolo la spesa per intero, ma solamente la restante parte non cofinanziata. La base di calcolo del credito d’imposta deve essere presa in considerazione al netto di altre sovvenzioni o eventuali contributi ricevuti, a qualunque titolo, per le medesime spese ammissibili.
Tra gli adempimenti da espletare per beneficiare del Credito d’Imposta in Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Design vi sono:
- la redazione di una relazione tecnica;
- l’ottenimento di una certificazione da parte di un revisore legale dei conti;
- l’invio di una comunicazione al Ministero dello Sviluppo Economico.
I primi due adempimenti sono obbligatori, mentre la comunicazione al MISE è facoltativa.
Come preparare la relazione tecnica
Un’importante novità introdotta dal CIRSID è l’obbligo di certificazione della relazione tecnica, redatta da uno specialista responsabile: tutto il contenuto della relazione deve corrispondere a verità. La relazione deve essere redatta insieme al responsabile del progetto e controfirmata dal rappresentante legale dell’impresa.
Tuttavia, non è semplice trovare e selezionare le attività svolte, e riportare in maniera ordinata la documentazione e le informazioni necessarie per dimostrare il lavoro realizzato.
Ecco alcuni consigli per compilare una relazione tecnica corretta, senza errori. Fate attenzione ed inserite le seguenti voci:
- Sezione introduttiva in cui racchiudere un inquadramento normativo ed un’indicazione dei principi contabili nazionali ed internazionali applicati;
- Sezione azienda contenente una presentazione dell’attività dell’impresa, la sua storia e le attività core;
- Sezione progetti realizzati, all’interno della quale descrivere dettagliatamente le finalità, i contenuti ed i risultati delle attività svolte dall’impresa;
- Sezione calcolo beneficio fiscale, con il riepilogo dei costi agevolabili nell’esercizio fiscale in oggetto e con una tabella riepilogativa di calcolo;
- Sezione allegati, contenente tutta la documentazione necessaria a dimostrare la veridicità e la completezza di quanto richiesto. Ad esempio, i timesheet del personale impiegato nelle attività e la dichiarazione del legale rappresentante di disporre di contratti e relazioni tecniche delle attività extra-muros realizzate.;
È necessario, inoltre, avvalersi della competenza di un revisore contabile tenuto a certificare i costi sostenuti dall’impresa per le attività di ricerca e sviluppo, innovazione e design. Il revisore non è responsabile delle valutazioni tecniche sull’attività svolta. Le spese sostenute per adempiere a questo obbligo sono riconosciute tramite un aumento del credito d’imposta per un importo fino a 5.000,00 euro.
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In questo post puoi approfondire gli elementi cui prestare attenzione nella richiesta del Credito d’imposta in Ricerca e Sviluppo, Innovazione e Design. Se invece vuoi conoscere meglio la misura e scoprire di quanto credito d’imposta potresti beneficiare con gli investimenti che hai sostenuto, ma non hai tempo o risorse da dedicare a questa attività, rivolgiti a Bandzai!
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