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Tutte le opportunità di quest’anno che favoriscono l’innovazione culturale e creativa per le PMI, terzo settore, no profit, attività di design e ideazione estetica.
Con la cultura si mangia, eccome. Contrariamente ai pigri luoghi comuni, l’industria culturale e creativa rappresenta un importantissimo volano di sviluppo per l’economia italiana. Ogni euro prodotto dall’industria culturale ne attiva 1,8 negli altri settori. Si calcola che l’intera filiera culturale, nel suo complesso, superi i 265 miliardi di euro nel nostro Paese. Perciò bisogna seguire con molta attenzione le novità e i bandi che offrono l’accesso ad agevolazioni e contributi a fondo perduto alle imprese negli ambiti culturali e creativi. I destinatari dei provvedimenti sono i settori dell’artigianato artistico, l’architettura e il design, la moda, i libri e l’editoria, la valorizzazione del patrimonio culturale, lo spettacolo, la musica, l’audiovisivo e la radio.
Vediamo le principali opportunità.
TOCC per PMI, terzo settore e no profit
L’incentivo “Transizione digitale organismi culturali e creativi” (TOCC) favorisce l’innovazione e la digitalizzazione delle micro e piccole imprese, enti del terzo settore e organizzazioni profit e no profit. La misura è promossa dal Ministero della Cultura, è gestita da Invitalia e rientra nella Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura. L’incentivo prevede una dotazione finanziaria di 115 milioni di euro, sono finanziabili progetti fino a 100.000 euro, da realizzare in 18 mesi, purché si pongano i seguenti obiettivi:
- creazione di nuovi prodotti culturali e creativi per la diffusione live e online;
- diffusione dei prodotti culturali verso nuovo pubblico e verso l’estero;
- fruizione del patrimonio attraverso piattaforme digitali;
- digitalizzazione del patrimonio con obiettivo di conservazione, maggiore diffusione e condivisione;
- incremento del crowdsourcing e sviluppo di piattaforme open source.
Le agevolazioni sono concesse sotto forma di contributo a fondo perduto, fino all’80% delle spese ammissibili e per un importo massimo di 75.000 euro.
Queste misure si rivolgono alle micro e piccole imprese, in forma societaria di capitali o di persone, incluse le società cooperative, le associazioni non riconosciute, le fondazioni, le organizzazioni dotate di personalità giuridica no profit, nonché agli Enti del Terzo settore, iscritti o in corso di iscrizione al “RUNTS”, che risultano costituiti al 31 dicembre 2020, nei seguenti ambiti: musica, audiovisivo e radio, moda, architettura e design, arti visive, spettacolo dal vivo e festival, patrimonio culturale materiale e immateriale, artigianato artistico, editoria, libri e letteratura, area interdisciplinare (per chi opera in più di un ambito di intervento tra quelli elencati).
Si può inviare la richiesta di agevolazione fino alle ore 18 del 1° febbraio 2023.
Cultura Crea 2.0 per le regioni del Meridione
“Cultura Crea 2.0” – la versione potenziata del precedente “Cultura Crea” – è un incentivo che sostiene la nascita e il consolidamento di imprese e iniziative no profit nel settore turistico-culturale. I finanziamenti sono attivi solo in alcune regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, mettendo in campo importanti risorse per costruire il futuro di PMI culturali e creative del sud.
La misura prevede due linee distinte, una dedicata a sostenere iniziative di nuovissima creazione e una a supportare il consolidamento di realtà già operative e con un livello di maturità superiore. La prima linea è aperta a team informali o organizzazioni costituite da meno di 36 mesi, che possono presentare piani di sviluppo fino a 400.000 €, con una agevolazione che può coprire sino al 90% di tale importo e con un contributo a fondo perduto che può arrivare sino al 45% del piano di investimenti presentato. La seconda linea è dedicata a realtà che sono state costituite da non meno di 36 mesi, che possono presentare piani di sviluppo sino a 500.000 €, con una agevolazione che può coprire sino al 90% e un contributo a fondo perduto che può arrivare sino al 25% dell’importo richiesto.
La misura è aperta a sportello fino a esaurimento risorse.
Credito d’imposta ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica
Il Credito d’Imposta per Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Design (CIRSID) è un’agevolazione pubblica che consente una riduzione del carico fiscale a tutti coloro che contribuiscono all’innovazione tecnologica, alla ricerca e sviluppo di un prodotto o di un processo. Una misura pensata per le imprese che realizzano attività di design e ideazione estetica, finalizzate ad innovare in modo significativo i prodotti dell’impresa sul piano della forma e di altri elementi non tecnici o funzionali.
Si tratta di un credito d’imposta, ossia di contributo a fondo perduto che consiste in uno sconto sulle tasse. Il credito è riconosciuto, fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2023, in misura pari al 10%. Dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023 e fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2025, il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 5%.
Quando si parla di interventi di innovazione sull’aspetto esterno o estetico di prodotti è necessario precisare il tipo di prodotto. Nello specifico, in questa tipologia di credito, si intende per prodotto un qualsiasi oggetto di tipo artigianale o industriale, comprendendo anche componenti di prodotti complessi, simboli grafici e caratteri tipografici, imballaggi e presentazioni. Il Credito d’imposta si applica alle spese per la creazione ex-novo di collezioni o campionari che siano significativamente differenti da quelli già posseduti dall’impresa. Inoltre, non è ammissibile all’agevolazione la realizzazione di campionari non destinati alla vendita.
Se sei interessato ad approfondire tutte le misure passate in rassegna, ti invitiamo a leggere questo articolo di approfondimento.
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