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L’economia green e la digitalizzazione sono priorità costose che vanno agevolate. Il credito d’imposta finanzia fino al 15% delle spese ammissibili.
La trasformazione digitale e quella ecologica richiedono ingenti investimenti, sia da parte delle politiche pubbliche che da parte delle imprese. Coniugare l’innovazione alla sostenibilità ambientale, comporta dei costi che vanno agevolati, perciò gli investimenti sostenibili 4.0 sono finalizzati al sostegno di nuove attività imprenditoriali innovative e sostenibili. L’obiettivo è favorire la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese, orientando gli investimenti verso ambiti strategici per la competitività e la crescita sostenibile del sistema economico del Paese.
In questo contesto il credito d’imposta (CIRSID) è una leva di finanza agevolata per sostenere la competitività delle imprese, favorendo il loro processo di transizione digitale, così come l’evoluzione nell’ambito dell’economia circolare e della sostenibilità energetica. Le tipologie di attività i cui costi permettono di usufruire del credito di imposta sono relative a investimenti in ricerca e sviluppo, in transizione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0 e in attività innovative.
CIRSID per la transizione ecologica
Si considerano attività di innovazione tecnologica per favorire la transizione ecologica, i progetti relativi alla trasformazione dei processi aziendali secondo i princìpi dell’economia circolare. Si fa riferimento alle imprese che effettuano investimenti per adottare delle soluzioni innovative ed economicamente competitive, riducendo l’impatto ambientale.
Ad esempio, costituiscono obiettivi di transizione ecologica la progettazione di prodotti sostenibili concepiti per essere riutilizzati, riparati o aggiornati per il recupero delle proprie funzioni, o sottoposti a procedimenti di riciclo ad elevata qualità, per il recupero dei materiali.
Sono inoltre in linea con gli obiettivi della misura progetti di innovazione volti alla realizzazione di catene del valore a ciclo chiuso nella produzione ed utilizzo di componenti e materiali, anche sfruttando opportunità di riuso e riciclo cross-settoriali, e l’introduzione di modelli di sinergia tra sistemi industriali nello stesso ambito economico territoriale, caratterizzati da rapporti di interdipendenza in relazione alle risorse materiali ed energetiche.
Innovazione 4.0
Si considerano attività di innovazione tecnologica finalizzate al raggiungimento di obiettivi di innovazione digitale 4.0 i progetti relativi alla trasformazione dei processi aziendali attraverso l’integrazione e l’interconnessione dei fattori rilevanti per la creazione di valore. Si tratta di un perimetro abbastanza ampio che comprende gli investimenti in innovazione, etichettabili come 4.0, inerenti lo sviluppo e l’applicazione di tecnologie di frontiera essenziali per competere nei mercati globali.
Facciamo alcuni esempi, come la creazione di modelli di base dati per l’integrazione di componenti, moduli e sistemi aziendali, digitalizzazione dei processi, soluzioni basate su blockchain, intelligenza artificiale e machine learning, cyber-security e cloud computing. Oppure l’integrazione tra il sistema informatico (IT) e le fasi del processo di produzione di beni o servizi (Operations). La realizzazione di catene del valore a ciclo chiuso nella produzione ed utilizzo di componenti e materiali, anche sfruttando opportunità di riuso e riciclo cross-settoriali.
Le aliquote del CIRSID
Per queste attività il credito d’imposta è riconosciuto, fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2022, in misura pari al 15% delle spese ammissibili, nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro.
Nel periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2022, il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 10%, nel limite massimo annuale di 4 milioni di euro.
Dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2025, il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 5%, nel limite massimo annuale di 4 milioni di euro.
Sono ammissibili spese per il personale, per beni materiali e software, per contratti di ricerca, per servizi di consulenze e per forniture di materiali necessari per la realizzazione degli interventi di innovazione.
Possono beneficiarne tutte le imprese residenti nel territorio italiano, o che abbiano una organizzazione stabile in Italia. Non sono ammesse le imprese con procedure fallimentari in corso o in liquidazione.
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