In collaborazione con |
Marzo 2023, il mese dell’imprenditoria femminile. Vediamo i finanziamenti disponibili in Veneto, Emilia-Romagna e Roma Capitale
L’Italia è un Paese per imprese femminili? La risposta è: bene, ma non benissimo. Si deve crescere. Marzo è il mese della Festa della Donna, ma quest’anno è anche pieno di opportunità grazie alle dotazioni finanziarie stanziate in Emilia-Romagna, Veneto e Lazio per promuovere lo sviluppo delle nuove piccole e medie imprese femminili e rafforzare quelle esistenti. Soldi per migliorare la competitività e la qualità delle imprese gestite da donne. Una serie di provvedimenti, tutti in scadenza in questo mese, che si inseriscono in un quadro nazionale con luci e ombre.
L’imprenditoria femminile continua a crescere: nel complesso, le attività produttive a conduzione femminile hanno superato la quota di un milione e 330 mila unità, pari al 21,86% del totale delle imprese, contro il 21,76% dell’anno precedente (fonte: Osservatorio Imprenditoria Femminile di Unioncamere – InfoCamere). Si conferma il dato relativo alla dimensione media delle imprese al femminile, che sono più piccole, con 2,32 addetti contro i 4 del totale delle imprese. In sostanza soltanto un’attività su cinque è guidata da una donna.
Vediamo i provvedimenti già disponibili. Attenzione, la prima scadenza è mercoledì 8 marzo!
Fino a 51mila euro in Veneto per le professioniste e le PMI
La Regione Veneto promuove e sostiene le PMI a prevalente partecipazione femminile nei settori dell’artigianato, dell’industria, del commercio e dei servizi, nonché le attività professionali esercitate da donne che hanno già un’unità locale in Veneto, ma anche a quelle disponibili ad aprire una sede operativa nella regione. Si tratta di un contributo a fondo perduto pari al 30% delle spese sostenute per la realizzazione dell’intervento. Una cifra che può arrivare fino a 51.000 euro per le PMI, a fronte di una spesa ammissibile pari o superiore a 170.000 euro.
Le spese che possono essere coperte riguardano i macchinari, impianti produttivi, hardware, attrezzature; arredi; negozi mobili o autocarri furgonati; opere murarie e di impiantistica (specialmente impianti a fonti rinnovabili); software e realizzazione di sistemi e-commerce. Sono poi agevolabili spese come l’acquisto di banche dati, ricerche di mercato, campagne promozionali, i canoni e le locazioni.
Le domande possono essere compilate e presentate fino alle ore 12.00 di mercoledì 8 marzo 2023.
Roma Capitale: 50% di spese coperte per micro e piccole imprese
Anche la città di Roma Capitale vuole contrastare le diseguaglianze di genere, con una misura dedicata alle imprese a prevalente partecipazione femminile e ai progetti destinati a promuovere e sostenere l’avvio e il rafforzamento dell’imprenditoria femminile. Si tratta di un contributo a fondo perduto per micro e piccole imprese, a copertura del 50% del piano investimenti approvato, per una quota massima erogabile, per ogni progetto ritenuto idoneo, pari a 30.000 euro.
Le tipologie di investimenti ammissibili riguardano gli studi di fattibilità, progettazione esecutiva, direzione lavori, servizi di consulenza e assistenza finalizzati alla redazione del business plan; acquisto di brevetti, registrazione del marchio aziendale, realizzazione sito WEB e certificazioni; spese di ristrutturazione ed ammodernamento di locali; acquisto di impianti specifici, macchinari e attrezzature e di sistemi informativi o software.
Le domande devono essere presentate entro il 13 marzo.
Contributo di 3 milioni alle PMI femminili in Emilia-Romagna
Più competitività delle PMI al femminile in Emilia-Romagna grazie al contributo complessivo di 3 milioni di euro, concesso a fondo perduto. La cifra accordata a ciascuna PMI (al massimo 80mila euro) può coprire fino al 50% delle spese, tramite una quota fissa pari al 30% della spesa ritenuta ammissibile e un’altra eventuale quota, fino ad un massimo del 15% delle spese, nel caso in cui l’impresa decida di attivare un mutuo bancario di almeno 4 anni per la copertura del costo per gli interessi. Un ulteriore incremento del 5% concedibile se i progetti hanno una ricaduta positiva sull’occupazione, oppure se il soggetto richiedente è in possesso del rating di legalità, o se la sede operativa o unità locale è localizzata nelle aree montane, nelle aree interne o zone svantaggiate. Infine, nel caso in cui gli interventi contenuti nel progetto prevedano il recupero dei materiali e la riduzione della produzione di rifiuti.
Le spese ammesse al finanziamento riguardano l’acquisto di macchinari, infrastrutture telematiche, brevetti e licenze software. Spese per consulenze iniziative promozionali, progettazione e realizzazione di opere murarie e spese generali
Le domande possono essere presentate fino al 28 marzo 2023.
Se sei interessato ad approfondire tutte le misure passate in rassegna, ti invitiamo a leggere questo articolo di approfondimento.
Per verificare nel dettaglio la compatibilità della tua azienda con i requisiti specifici richiesti dai bandi, scopri Bandzai.