Dal primo tweet che ne annunciava l’istituzione, al via alle domande per partecipare (ore 12.00 del 16 febbraio). Smart&Start riparte da 200 milioni ed è esteso a tutta Italia. E conviene inviare l’applicazione subito
Ci siamo. Da lunedì 16 febbraio sarà possibile inviare il modulo online per partecipare al bando di finanziamento per startup innovative Smart&Start. Qui. 200 milioni in totale per un finanziamento di massimo 1,2 milioni a startup. Durerà otto anni e andrà rimborsato con rate semestrali costanti posticipate.
Smart&Start: non un click day, ma meglio muoversi subito
Chiariamolo subito. Il 16 febbraio non è un click day. Le domande vanno presentate agli sportelli di Invitalia, le richieste verranno esaminate in base all’ordine di arrivo e non ci sono graduatorie. Non c’è un termine per la presentazione delle domande, ma le agevolazioni sono concesse nei limiti delle risorse finanziarie disponibili. Detto più semplice ancora, non conviene perdere tempo. L’eventuale esaurimento delle risorse disponibile comporterà, infatti, la chiusura anticipata dello sportello. La valutazione delle richieste si conclude entro 60 giorni dalla data della lor presentazione.
[Leggi la nostra guida in 10 punti su come ottenere i finanziamenti di Smart&Start2015]
Dal tweet di Firpo alle prime grandi novità nel bando
27 settembre 2014. Ad annunciare il secondo anno di Smart&Start è stato via Twitter il capo della segreteria tecnica del ministero dello Sviluppo economico Stefano Firpo.
Firmato decreto Smart&Start, 220 milioni per #startup innovative ora facciamolo funzionare
— Stefano Firpo (@StefanoFirpo) September 26, 2014
StartupItalia diede la possibilità ai propri lettori di scaricare il bando in anteprima (ancora disponibile qui). Ad una prima lettura, la novità più grande (oltre ad un portafogli sensibilmente più corposo) era che i finanziamenti sono estesi a tutte le regioni d’Italia. Tra Nord e Sud solo una differenza: le startup delle regioni del meridione potranno restituire solo l’80% del capitale ricevuto.
17 ottobre 2014. Il capo di Invitalia Domenico Arcuri ha reso noti i numeri del primo bando di Smart&Start. Più di 1.100 business plan presentati, di cui 353 già finanziati, per oltre 63 milioni di investimenti attivati. Era rivolto solo alle regioni del sud («Una scelta etica dettata dalla necessità di fare recuperare terreno alle regioni del Meridione» la definì poco dopo in un’intervista. Leggi anche «Tutti i numeri ufficiali del primo bando Smart&Start»).
Arcuri: «Investiremo in alcune startup finanziate»
20 ottobre 2014. In un’intervista a StartupItalia annuncia che Invitalia entrerà nel capitale di alcune delle startup finanziate. Ma a condizione che ci sia anche un privato ad investire e con quote che non superino mai il 50% dell’investimento. «Entreremo nel capitale delle startup e non sarà beneficienza» sintetizzò in quell’occasione. «Per ogni startup, considerata la media degli investimenti in Italia, contiamo di comprare quote tra i 500mila euro e un milione. Questo vuol dire che Invitalia investirà da 250mila a 500mila euro. Il resto lo faranno i privati, sempre al 50%».
Ultimo passo il 12 dicembre scorso. Smart&Start ha una data di inizio. Il 16 febbraio alle ore 12.00. Invitalia aprirà ufficialmente lo sportello on line sul sito www.smartstart.invitalia.it dove sarà possibile presentare le domande e i piani di impresa in forma completamente paperless. La misura verrà gestita dall’Agenzia fino a esaurimento delle risorse disponibili e l’istruttoria delle domande presentate seguirà l’ordine cronologico di arrivo.
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