<div class="at-above-post addthis_tool" data-url="https://smartmoney-admin.startupitalia.eu/boom-ecommerce-prodotti-acquisti-online"></div><p>Pandemia da coronavirus e <a href="https://smartmoney-admin.startupitalia.eu/economy/e-commerce/67301-20200909-piu-e-commerce-che-mai-in-italia-si-compra-di-piu-online-che-nel-resto-deuropa">lockdown</a> primaverile hanno fatto più di mille offerte, spinte e sensibilizzazioni. Cambiando per sempre le forme del commercio, offline e online. I numeri dell’<strong>Osservatorio eCommerce B2C</strong> della School of management del Politecnico di Milano e di Netcomm parlano chiaro: la 21esima edizione del rapporto documenta infatti la <strong>crescita più rilevante di sempre degli acquisti online di prodotto (+5,5 miliardi di euro in 12 mesi)</strong>. Tuttavia i servizi dimezzano il loro valore (-47%) a causa della crisi che ha colpito anzitutto il settore di turismo e trasporti. E tenuto il bilancio con l&#8217;anno scorso in negativo.</p>
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<p>“<em>Quest’anno la dinamica complessiva del mercato e-commerce, a livello globale, nasconde andamenti profondamente differenti nelle sue principali macrocategorie</em> &#8211; dichiara <strong>Alessandro Perego</strong>, responsabile scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico &#8211; <em>da un lato la chiusura delle frontiere, le forti limitazioni alla mobilità e il divieto di assembramento hanno colpito pesantemente l’ambito dei servizi (turismo/trasporti e ticketing per eventi in primis) e ne hanno penalizzato fortemente le vendite, indipendentemente dal canale. Dall’altro lato <strong>la pandemia ha avvicinato all’e-commerce di prodotto tanti nuovi utenti</strong> e ha agito positivamente sulla <strong>frequenza di spesa dei web shopper già acquisiti</strong>. Nel 2020 il valore degli acquisti online di prodotto nel mondo dovrebbe raggiungere i 2.600 miliardi di euro (+16% circa rispetto al 2019)”.</em></p>
<h2>Bilancio negativo sul 2019 ma quota di prodotto record</h2>
<p>Gli acquisti online nel 2020 valgono<strong> 30,6 miliardi di euro</strong>, -3% rispetto al 2019 e, “<em>anche nel nostro Paese, questo risultato è frutto di dinamiche differenti</em>” spiega <strong>Riccardo Mangiaracina,</strong> responsabile Scientifico dell’Osservatorio eCommerce B2c<strong>:</strong> “<em>Da un lato gli acquisti di prodotto crescono di 5,5 miliardi di euro rispetto al 2019, l’incremento annuo più alto di sempre, e raggiungono i 23,4 miliardi di euro. Dall’altro lato gli acquisti di servizi, in forte crisi per via dell’andamento del settore turismo e trasporti, scendono a 7,2 miliardi di euro (-47% rispetto al 2019)</em>”. Il saldo è dunque di <strong>30,6 miliardi di euro.</strong></p>
<h2>Crescono alimentare e arredamento</h2>
<p>Nei <strong>prodotti</strong>, i settori più maturi crescono con un tasso sostenuto ma sotto la media di mercato: nel 2020 <strong>l’informatica ed elettronica di consumo</strong> vale online <strong>6,2 miliardi di euro (+20%)</strong>, l’<strong>abbigliamento 3,9 miliardi (+22%)</strong> e l’<strong>editoria 1,2 miliardi (+18%)</strong>. I comparti emergenti registrano invece ottimi risultati con ritmi di crescita molto più alti: in particolare il <strong>Food&amp;grocery genera 2,7 miliardi di euro (+70% rispetto al 2019)</strong> e l’<strong>arredamento e home living 2,4 miliardi (+32%)</strong>. Buona anche la crescita delle categorie racchiuse in “Altri prodotti” (+37% rispetto al 2019), come <strong>bellezza </strong>e<strong> farmaceutico </strong>ma anche giochi e ricambi d’auto. In valore assoluto sono tre i comparti che contribuiscono maggiormente alla crescita: dei 5,5 miliardi di euro di incremento totale, 1,1 miliardi sono realizzati dall’alimentare, uno dall’informatica ed elettronica di consumo e 700 milioni dall’abbigliamento.</p>
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<p>“<em>La crisi sanitaria, come sappiamo, ha generato un’evoluzione digitale senza precedenti degli stili di vita degli italiani, andando a modificare profondamente anche i comportamenti di acquisto &#8211; aggiunge</em> <strong>Roberto Liscia</strong>, presidente di Netcomm<em> &#8211; il customer journey di oggi risente fortemente della nuova “normalità” in cui viviamo: <strong>aumenta la frequenza di acquisto nell’e-commerce (+79%)</strong>, l’<strong>home delivery</strong> rimane la modalità preferita di ricezione dei prodotti da oltre il 93% degli utenti e il contante perde sempre più terreno a favore dei pagamenti digitali. I consumatori italiani richiedono inoltre a insegne e brand di <strong>adeguare i loro servizi nei punti vendita fisici</strong>, sfruttando le opportunità digitali per offrire esperienze sempre più soddisfacenti e sicure. Purtroppo, la digitalizzazione delle imprese italiane è ancora <strong>lontana dalla media europea</strong>, ma confido che questo momento di ridefinizione degli equilibri economici possa servire a colmare questo gap</em>”.</p>
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<p>Nei <strong>servizi</strong>, come evidente anche ai non addetti ai lavori, il settore <strong>Turismo e trasporti</strong> subisce un drammatico arresto. Pandemia e chiusura, sfiducia e divieti o difficoltà logistiche per viaggi e spostamenti fanno segnare una decrescita del <strong>-56% e precipitare il comparto a un valore di 4,8 miliardi di euro</strong>. Riducono il proprio valore anche i comparti di servizio aggregati in <strong>“Altro” (-30%)</strong> che valgono 805 milioni di euro. Particolarmente critica la situazione nel ticketing: le norme governative hanno infatti vietato per mesi gli eventi dal vivo (concerti, spettacoli con più di mille persone all’aperto e 200 al chiuso) e ad oggi ci sono ancora significative limitazioni. In controtendenza gli acquisti online nelle <strong>assicurazioni</strong>, che registrano una crescita del <strong>+6%</strong> e si assestano su <strong>1,6 miliardi di euro</strong>.</p>
<h2>E-commerce sul retail dal 6 all&#8217;8%</h2>
<p>“<em>Nel 2020, nella sola componente di prodotto, l’incidenza dell’e-commerce B2c sul totale vendite retail, indice della maturità dell’online, <strong>passa dal 6% all’8%</strong> (+2 punti percentuali rispetto al 2019). Significa che in un solo anno abbiamo avuto <strong>un salto evolutivo che generalmente ottenevamo in almeno 2 anni</strong>. Mai come quest’anno, l’e-commerce ha svolto un ruolo determinante nella riprogettazione delle strategie di vendita e di interazione con i consumatori per fronteggiare la crisi del settore Retail post-pandemia</em>” afferma <strong>Valentina Pontiggia</strong>, direttore dell’Osservatorio eCommerce B2c. “<em>Cresce leggermente anche la penetrazione dei servizi che passa dal 10,7% all’11%”.</em></p>
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<h2>Il 51% degli acquisti via smartphone<em><br />
</em></h2>
<p>Nel 2020, nei comparti più sviluppati online la penetrazione online vale il <strong>40% nel Turismo e trasporti</strong>, il 34% nell’informatica ed elettronica, il 29% nell’editoria e il 15% nell’abbigliamento. Nei comparti meno maturi, l’arredamento e home living raggiunge il 13%, l&#8217;assicurativo l’8% e il Food&amp;grocery l’1,7%. Durante il lockdown, non è calato l’utilizzo dello smartphone per abilitare gli acquisti e-commerce. In valore assoluto, <strong>quello da smartphone sfiora i 15,7 miliardi di euro, con un incremento del +22% rispetto al 2019</strong>: il 51% degli acquisti e-commerce B2c è ormai realizzato attraverso qualche tap sul telefono.</p>
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Boom ecommerce per i prodotti nel 2020: + 5,5 miliardi di euro

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Ma la contrazione dei servizi ferma il saldo degli acquisti online a -3% sullo scorso anno. Tutti i numeri dell’Osservatorio eCommerce B2C della School of management del Politecnico di Milano

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