Secondo quanto comunicato dal Ministero per le Infrastrutture (che ha pubblicato per la verità in merito un comunicato dal titolo poco veritiero: “Autostrade, nuovo anno senza aumenti: tariffe congelate per 22 concessionarie“), gli automobilisti che si mettono in viaggio già in questi primi giorni dell’anno, magari per tornare a casa, avranno una buona probabilità di incorrere in una brutta sorpresa: l’aumento dei pedaggi autostradali. Rincarano infatti i prezzi nelle tratte gestite da Autostrade per l’Italia, mentre restano al prezziario 2024 quelle date in concessione ad altri 22 gestori.
Autostrade per l’Italia inizia l’anno con i rincari
Per quanto riguarda la rete gestita dalla società Autostrade per l’Italia, che comprende circa 2.800 chilometri di autostrade (sui circa 6mila complessivi, ndr), è stato previsto un adeguamento tariffario dell’1,8%, corrispondente al tasso di inflazione programmato per il 2025, come stabilito dalla legge n. 193 del 16 dicembre 2024.
A presentare i rincari è insomma la società che appartiene per l’88% alla holding Reti Autostradali i cui azionisti sono Cassa depositi e prestiti (ovvero il Ministero dell’Economia e delle Finanze di via XX settembre) con il 51%, il fondo statunitense Blackstone con il 24,5% e quello australiano Macquaire con un altro 24,5%.
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Su richiesta del MIT – si legge sempre nella nota diramata dal dicastero stesso -, Autostrade per l’Italia ha confermato che gli sconti generalizzati per gli utenti saranno mantenuti. La sospensione di tali sconti avrebbe infatti comportato un aumento complessivo delle tariffe pari a circa il 3%. Infine, per la società concessionaria Salerno-Pompei-Napoli, è stato riconosciuto un incremento tariffario dell’1,677%