Il week end appena trascorso ha visto al centro del dibatto politico internazionale il futuro della guerra in Ucraina, dopo il colloquio e lo scontro senza precedenti nello Studio Ovale, a Washington, tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy. Sulle Borse oggi festeggiano soprattutto i titoli legati a Difesa e aerospazio. Come si legge sul Sole 24 Ore le azioni di Leonardo (ex Finmeccanica) sono salite di oltre il 10%.

I numeri di Leonardo nella Difesa e nell’aerospazio
Come si nota su Milano Finanza i dati relativi al 2024 certificano un percorso di crescita per Leonardo. Lo scorso anno gli ordini hanno raggiunto i 20,9 miliardi di euro (+12,2% sul proforma 2023) e i ricavi sono saliti dell’11,1% a quota 17,8 miliardi. Il portafoglio commesse vale oltre 44 miliardi, il che significano due anni e mezzo di produzione assicurata.
«Il miglioramento del flusso di cassa – ha dichiarato Roberto Cingolani, ad e direttore generale di Leonardo – ci consente di ridurre ulteriormente l’indebitamento netto di gruppo, pur in presenza di un dividendo raddoppiato. Tutto ciò consente a Leonardo di giocare sempre più un ruolo da player di riferimento nello scenario globale dell’industria dell’Aerospazio Difesa e Sicurezza, con una capacità crescente di catalizzazione di nuove alleanze e di presenza nei programmi di rilevanza strategica a livello globale».
Il giorno dopo l’incontro a Londra, al quale ha partecipato anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, tra i leader di Londra, Kiev e Parigi (tra i tanti) si è manifestato l’interesse a dar vita a una coalizione di volenterosi. Ciò significa che nel caso in cui la Casa Bianca dovesse rivedere o cancellare i propri aiuti militari all’Ucraina sarebbe responsabilità dell’Unione Europea il sostegno a Zelenskyy.
Quanto spendono i Paesi NATO per la Difesa?
Già durante il suo primo mandato alla Casa Bianca il presidente Trump ha lamentato il fatto che gli Stati Uniti garantiscano la sicurezza europea senza che i membri NATO investano abbastanza su Difesa ed eserciti. L’obiettivo del 2% sul PIL come spesa militare è stato recentemente alzato al 5% dal tycoon (difficilmente realizzabile). Ma vediamo i numeri.
L’Italia spende l’1,5% del PIL sulla Difesa. A fare di più, anche per ragioni storiche, è la Polonia che col 4,12% sul PIL supera Estonia (3,43%), Lettonia (3,15%) e Lituania (2,85%). In questo ambito Washington investe il 3,38% del PIL. Il Regno Unito spende il 2,37% del PIL, la Germania il 2,12% (il Cancelliere in pectore Merz ha già parlato di un fondo da 200 miliardi di euro) e la Francia il 2,06%.
Cosa ha detto Musk sulla NATO
Su X Elon Musk intanto si è detto d’accordo con un utente che parlava dell’opportunità per Washington di uscire dalla NATO e dall’ONU.
I agree https://t.co/ZhjBXCTQfp
— Elon Musk (@elonmusk) March 2, 2025