Il 23 maggio 2025 è entrato in vigore il decreto del 9 aprile 2025 che implementa i fondi destinati all’efficienza energetica per il Bonus Edilizia Popolare (ERP). La misura interviene su larga scala nella riqualificazione energetica degli immobili di edilizia pubblica e di quelli occupati da famiglie a basso reddito. Ecco come.
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Che cos’è il bonus edilizia popolare?
Con l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica delle case popolari ERP e dei condomini abitati da famiglie a basso reddito, con una soglia minima del 30% in risparmio energetico, a disposizione del Bonus Edilizia Popolare ci sono 1 miliardo e 331 mila euro per incentivare investimenti privati e migliorare l’accesso ai finanziamenti per le ristrutturazioni energetiche.
I progetti dovranno essere presentati da ESCo certificate (Energy Service Company) ed individuate in base a tre linee di intervento per la riqualificazione di:
- edilizia residenziale popolare ERP,
- edilizia residenziale sociale,
- condomini abitati da famiglie a basso reddito.
Il soggetto attuatore sarà il GSE, mentre saranno SACE e Cassa Depositi e Prestiti ad agire come partner di finanziamento.
La sovvenzione avverrà:
- in misura pari al 65% del costo degli interventi previsti dal progetto ed erogata dal GSE;
- su richiesta delle ESCo, sottoforma di un prestito non superiore al 35% del costo degli interventi non oggetto di sovvenzione ed erogato da Banche Convenzionate.
Gli interventi ammessi nel bonus
Gli interventi ammessi al finanziamento da 1,331 miliardi sono:
- isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato;
- sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato;
- installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento e/o sistemi di filtrazione solare esterni per chiusure trasparenti con esposizione da Est-sud-est a Ovest, fissi o mobili, non trasportabili;
- sostituzione di sistemi per l’illuminazione d’interni e delle pertinenze esterne degli edifici esistenti con sistemi efficienti di illuminazione;
- installazione di tecnologie di gestione e controllo automatico (building automation) degli impianti termici ed elettrici degli edifici con classe di efficienza B o superiore, come definita dalla norma UNI EN ISO 52120-1 e successive modifiche o integrazioni, ivi compresa l’installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore;
- installazione di impianti solari fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, presso l’edificio, nelle relative pertinenze, o in aree nella disponibilità del soggetto beneficiario sottese alla medesima cabina primaria a condizione che l’intervento sia realizzato congiuntamente alla sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di calore elettriche;
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale, anche combinati per la produzione di acqua calda sanitaria, dotati di pompe di calore, elettriche, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica, unitamente all’installazione di sistemi di contabilizzazione del calore per gli impianti con potenza termica utile superiore di 200 kW;
- installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e/o ad integrazione dell’impianto di climatizzazione invernale, anche abbinati a sistemi di solar cooling, per la produzione di energia termica per processi produttivi o immissione in reti di teleriscaldamento e teleraffreddamento. Nel caso di superfici del campo solare superiori a 100 m2 è richiesta l’installazione di sistemi di contabilizzazione del calore;
- interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con l’allaccio a sistemi di teleriscaldamento efficienti, anche se contestualmente funzionali alla climatizzazione estiva;
- sostituzione funzionale o sostituzione totale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale utilizzanti unità di microcogenerazione alimentati da fonti rinnovabili.
Come richiedere il bonus edilizia popolare?
Da quanto si apprende dal decreto, entro il 30 giugno 2025, la struttura di missione dovrà trasferire:
- 1.331 milioni su conto proprio del GSE, per la gestione della componente dello strumento finanziario erogabile in forma di sovvenzione;
- 50 milioni su conto proprio CDP, per la gestione, per il tramite di Banche commerciali Convenzionate, della componente dello strumento finanziario erogabile in forma di prestito.
Entro il 23 luglio (2 mesi dopo l’entrata in vigore) si dovrà sottoscrivere l’accordo tra le parti, definendo le modalità di sovvenzione sulla base di SAL, la rendicontazione e l’erogazione dei fondi. A quel punto le ESCo potranno partire con la presentazione dei progetti.