Se ne parla da un anno, ma solo l’ultima legge di bilancio ha escluso i titoli di Stato ed altri prodotti finanziari garantiti dello Stato, fino a un limite massimo di 50 mila euro complessivi, dal calcolo dell’indicatore ISEE. La misura ha richiesto poi un Dpcm ad hoc varato a metà febbraio.
Cos’è l’ISEE
L’Isee si ottiene sommando il reddito complessivo del nucleo familiare al 20% del patrimonio immobiliare e mobiliare. Entrambi i dati sono riferiti al 31 dicembre dei due anni precedenti a quello di richiesta dell’attestazione, quindi per gli Isee rilasciati quest’anno di deve far riferimento alla situazione al 31 dicembre 2023.
La novità della legge di Bilancio
Con la nuova misura sarà possibile non calcolare nell’ISEE titoli di Stato, Bot e Btp, i buoni fruttiferi e i libretti di risparmio postale. Chi ha già presentato l’ISEE e ha investimenti che possano essere defalcati dal computo totale dovrà dunque provvedere ad aggiornare la dichiarazione per evitare di pagare di più di quanto dovuto. Per l’Assegno unico c’è tempo per presentare il modello aggiornato fino al 30 giugno. Rispettando questa data sarà possibile recuperare tutti gli arretrati maturati da marzo in poi.
Nel nuovo regolamento anche aggiornamenti su come calcolare i redditi dei componenti del nucleo familiare, con esclusioni specifiche per i trattamenti percepiti in ragione della condizione di disabilità e l’introduzione di una detrazione per i nuclei familiari che risiedono in abitazioni in locazione, fino a un massimo di 7mila euro annui, incrementati di 500 euro per ogni figlio successivo al secondo.