«La misura fa seguito all’inaccettabile decisione delle case automobilistiche di ridurre la presenza produttiva in Canada». Poche parole per spiegare la conseguenza delle scelte di Stellantis e General Motors di traslocare le proprie fabbriche negli Stati Uniti per paura dei dazi imposti da Donald Trump contro Ottawa. Il governo Mark Carney ha preso atto, reagendo però con una decisione altrettanto drastica: Stellantis e General Motors potranno importare in Canada molte meno auto rispetto al passato senza pagare i dazi.

Stellantis e GM: il costo dei dazi in Canada
Il Canada ha dunque deciso di ridurre la quota annuale di auto ammesse all’importazione che rientra nell’esenzione dei dazi del 24,2% per quanto riguarda General Motors e del 50% invece per Stellantis. La partita riguarda ovviamente il caos provocato a livello globale da parte di Trump: non appena è cominciato il suo secondo mandato alla Casa Bianca ha introdotto tariffe contro mezzo mondo. Ottawa, per reagire, ha imposto le proprie al 25% sui veicoli importati dagli USA, ma aveva comunque previsto una quota su cui non avrebbe imposto alcun dazio.
La condizioni richiesta ai costruttori da parte del Canada era quella di mantenere fede agli impegni sugli investimenti nel Paese nordamericano. Questi però, stando al governo canadese, sarebbero stati violati. Il gruppo guidato da Filosa di recente ha fatto notizia per il suo impegno massiccio negli Stati Uniti, dove intende investire nei prossimi anni 13 miliardi di dollari per potenziare produzioni e assumere personale. Ottawa a questo punto intende chiedere conto delle risorse garantite a Stellantis ad esempio sotto forma di incentivi.

Per fare qualche esempio di trasloco in corso nel settore automotive, Stellantis ha annunciato l’intenzione di trasferire la produzione della Jeep Compass dall’Ontario all’Illinois, mentre GM ha intenzione di trasferire la produzione dei furgoni elettrici BrightDrop. Tutto questo succede mentre la situazione tra USA e Canada è di nuovo tornata a complicarsi con Trump che ha bloccato ogni colloquio commerciale.

