Fondata nel 2017, la società governa il più grande exchange crypto al mondo
Il suo patrimonio è stimato in 96 miliardi di dollari, stando all’ultimo aggiornamento del Bloomberg Billionaires Index. Stiamo parlando di Changpeng Zhao, amministratore delegato e founder di Binance, il più grande exchange al mondo dell’ecosistema crypto, e che sarebbe entrato nella classifica dei miliardari del pianeta. L’11esimo più ricco al mondo, per la precisione. Fondata nel 2017, la società è al momento uno dei player più importanti del settore e, stando alle ultime indiscrezioni, BinanceUS sarebbe in odore di quotazione in Borsa, dove già è presente un altro soggetto crypto come Coinbase. Zhao è stato tra i top speaker dell’ultima edizione dello StartupItalia Open Summit, in un talk con Marco Montemagno. Il Ceo di Binance ha commentato il traguardo con un post su Twitter, in cui pare non interessarsi molto delle classifiche.
La storia di Binance svela uno dei più eloquenti esempi di quanto una realtà legata alle criptovalute sia riuscita a crescere in pochissimi anni. E non sempre in un panorama di trasparenza. Stando a quanto ha riportato nel terzo trimestre del 2021 il think tankitaliano focalizzato sul tema bitcoin Digital Gold Institute, in diverse circostanze i clienti di Binance non hanno potuto depositare o prelevare mentre erano in corso operazioni di controllo da parte dei regolatori (è successo in Gran Bretagna, per esempio).
Di Binance si è occupata anche la Consob, l’autorità che vigila sul mercato in Italia, con un comunicato in cui spiegava che «le Società del “Gruppo Binance” non sono autorizzate a prestare servizi e attività di investimento in Italia». Al netto dei problemi legati alle lacune normative, a loro volta figlie del ritardo da parte delle istituzioni e della politica (che solo adesso iniziano ad occuparsene, soprattutto negli Stati Uniti), Zhao ha continuato in questi mesi a proporre Binance come attore affidabile sul mercato. Per farlo la società ha ingaggiato figure provenienti dalla finanza tradizionale ed è entrata anche nel mondo sportivo (da alcuni mesi Binance è sponsor della Lazio).
Nella lettera aperta che ha pubblicato poche settimane fa, Zhao ha spiegato che «regolamenti chiari sono fondamentali per una crescita continua». Sembra dunque essere nello stesso interesse dell’ecosistema l’introduzione di quadri normativi condivisi, nei quali operare. Al momento il caso di Binance ha dimostrato che, in loro assenza, gli affari hanno continuato a viaggiare a vele spiegate, tanto che i più critici hanno battezzato i loro metodi come corsari. Segno ulteriore del fatto che il mondo delle criptovalute non può più essere trascurato, ma affrontato con competenze e realismo da parte di tutti gli stakeholder.