Tutte le novità attese da commercianti e dal mondo della cultura
Manca una settimana a lunedì 26 aprile, primo giorno in cui diverse attività potranno riprendere dopo le chiusure e le restrizioni anti Covid 19. Nella conferenza stampa di settimana scorsa a Palazzo Chigi il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e il ministro della Salute, Roberto Speranza, hanno dato una prima roadmap per quanto riguarda le riaperture. Da lunedì prossimo riprenderà la scuola in presenza per tutte quelle zone classificate come gialle e arancioni in base ai dati che fotografano l’evolversi della pandemia. Le novità riguarderanno anche i ristoranti e diversi esercizi con possibilità di plateatico.
Ristoranti: il nodo plateatici
I ristoranti e i bar potranno riaprire alle consumazioni sia a pranzo sia a cena soltanto se hanno a disposizione un plateatico. Per il settore significherà senz’altro una boccata di ossigeno dopo mesi di restrizioni anche se, come fanno notare diverse associazioni di categoria, la discriminante della presenza o meno di una zona esterna dove accogliere i clienti finirà con il penalizzare molte attività che non hanno questa disponibilità. Come ha spiegato Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano Monza Brianza Lodi, nel capoluogo lombardo quasi un’attività su due non ha un plateatico.
Cultura e sport
Proseguendo nell’elenco delle attività che potranno ripartire dal 26 aprile, musei, cinema e teatri hanno la prima occasione di riaprire le porte dopo oltre un anno di difficoltà. Il settore è stato tra i più colpiti dal lockdown. Anche in questo caso vengono privilegiate le attività all’aperto: in zona gialla gli spettacoli teatrali possono tenersi anche al chiuso (con una capienza limitata), mentre in zona arancione e rossa soltanto all’aperto; le sale cinematografiche potranno riaprire con un minor numero di spettatori ammessi; i musei saranno aperti soltanto in zona gialla. La settimana prossima porterà aggiornamenti anche per gli sport di contatto: sarà infatti possibile tornare a organizzare partite di calcetto e di altre discipline rispettando sempre i protocolli di sicurezza. Sul coprifuoco, infine, Palazzo Chigi sta ipotizzando l’idea di spostare l’avvio dalle 22 alle 23, proprio per venire incontro a tutte le attività serali.