La Banca popolare cinese (PBOC) ha istituito una linea di credito agevolata per sostenere l’innovazione e la trasformazione tecnologica in Cina: si tratta di aiuti finanziari diretti alle medie e piccole imprese che operano in questo settore, finanziamenti per progetti di trasformazione tecnologica e aggiornamento delle attrezzature in aree chiave, tra cui l’intelligenza artificiale e il settore aereo spaziale.
Per accedere al credito agevolato le aziende devono essere nella fase iniziale di sviluppo o in una fase di crescita. Costruito su due precedenti strumenti di prestito già sperimentati, il credito sarà pari a 500 miliardi di yuan (69,1 miliardi di dollari) con un tasso di interesse minimo di 1,75 per cento e con una maturità di un anno rinnovabile fino a tre anni. La nuova linea di credito sarà distribuita da 21 banche statali e commerciali, tra cui giganti finanziari come la China Development Bank e la Postal Savings Bank of China.
Come funzionano gli aiuti cinesi
Le banche si occuperanno di selezionare le startup idonee al progetto e presenteranno le domande di finanziamento alla banca centrale che coprirà il 60 per cento dei prestiti, il resto verrà finanziato dalle banche stesse. La mossa fa parte dell’iniziativa del paese di lanciare un nuovo ciclo di ammodernamento delle attrezzature e si allinea con gli sforzi della banca centrale per arricchire il suo kit di strumenti finanziari per lo sviluppo tecnologico e rientra nella politica di ampliamento della politica monetaria cinese.
Il programma di rifinanziamento della PBOC si rivolge principalmente alle piccole e medie imprese tecnologiche. Queste aziende sono spesso motori di innovazione, ma devono affrontare difficoltà nell’accesso a finanziamenti a prezzi accessibili. Fornendo fondi a basso costo attraverso il meccanismo delle linee di credito agevolato, la PBOC consente a queste startup di investire in ricerca, sviluppo e tecnologie all’avanguardia. La partnership tra la Banca centrale e le 21 banche selezionate e’ strategica, si vuole infatti garantire che i benefici del programma raggiungano i destinatari previsti in modo efficiente e con la partecipazione del settore bancario nazionale.
L’impegno della PBOC a favore dell’innovazione sci-tecnologica va oltre il sostegno finanziario. Promuovendo un ecosistema favorevole alla ricerca, allo sviluppo e all’adozione di tecnologie all’avanguardia, la banca centrale contribuisce alla competitività complessiva della Cina sulla scena globale. Dall’intelligenza artificiale alle energie rinnovabili, le iniziative della PBOC dovrebbero spingere la Cina verso un futuro più sostenibile e tecnologicamente avanzato. Esistono esempi simili di incentivi. Negli Stati Uniti, dove esiste un ecosistema di startup che possono accedere a programmi e opzioni di finanziamento, organizzazioni come la Small Business Administration (SBA) forniscono prestiti, sovvenzioni e tutoraggio alle startup.
Gli aiuti dei governi occidentali alle startup
Inoltre, ci sono numerose società di Venture Capital e Angel Investor che investono attivamente in società tecnologiche. Nel Regno Unito il governo sostiene le startup attraverso programmi come quello della British Business Bank. Questi offrono finanziamenti, tutoraggio e accesso alle reti. Londra, in particolare, è un importante hub per le startup tecnologiche. In Israele, conosciuta come la “nazione delle startup”, il governo fornisce sovvenzioni, incentivi fiscali e accesso agli istituti di ricerca. Tel Aviv è un punto caldo per l’innovazione tecnologica.
Il Canada offre vari programmi attraverso organizzazioni come Innovation, Science and Economic Development Canada (ISED). Questi si concentrano su ricerca e sviluppo, commercializzazione e ampliamento delle startup. In Estonia, Tallinn, la capitale è un importante hub europeo per le startup. Il governo sostiene le startup tecnologiche attraverso iniziative come e-Residency e Startup Estonia. In Irlanda Dublino, rimane un attore essenziale nella scena delle startup europee. Il governo irlandese incoraggia l’innovazione e l’imprenditorialità attraverso vari programmi.
Tutte queste iniziative confermano l’importanza della cooperazione tra settore pubblico e privato nel campo della tecnologia a causa degli alti costi dell’innovazione, senza si rimane indietro, uno svantaggio che molti Paesi – tra i quali c’è ahinoi l’Italia -, pagheranno caro nei prossimi anni.