La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto il Fondo Dote Famiglia, una misura di sostegno per le famiglie con figli tra i 6 e i 14 anni per sostenere la genitorialità e favorire la partecipazione dei bambini e ragazzi alle attività extrascolastiche. Il contributo mira a rimborsare parte delle spese per attività sportive e ricreative ed è destinato ai nuclei con ISEE fino a 15.000 euro. Le domande possono essere avanzate a partire da oggi, 29 settembre, sulla piattaforma predisposta.
Cos’è il Fondo Dote Famiglia 2025 e come funziona?
Il Fondo Dote Famiglia 2025 è un rimborso parziale delle spese sostenute per attività sportive e ricreative ed è alternativo ad altre agevolazioni simili: se la famiglia già usufruisce di un altro bonus per lo stesso scopo, non può richiedere il Fondo Dote Famiglia.
Per il 2025 sono stati stanziati 30 milioni di euro e il contributo è valido solo per le attività erogate da:
- Associazioni e società sportive dilettantistiche iscritte al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (RASD);
- Enti del Terzo Settore registrati nel Registro unico nazionale del Terzo Settore (RUNTS).
Per accedere al Fondo Dote Famiglia 2025, la Manovra stabilisce due criteri fondamentali:
- ISEE pari o inferiore a 15.000 euro;
- Figli a carico di età compresa tra 6 e 14 anni.
Sulla piattaforma, aperta da oggi lunedì 29 settembre, i genitori possono presentare la domanda, autocertificando il valore Isee del proprio nucleo familiare e dichiarando di non avvalersi di altro contributo analogo. La misura è infatti incompatibile con altri contributi pubblici simili, inclusi quelli regionali o locali. È possibile presentare domanda al massimo per due figli per ciascun nucleo familiare. Ultimate le verifiche, le risorse verranno poi erogate direttamente agli organizzatori dei corsi (e non alle famiglie). I pagamenti avverranno in tre tranche, previa verifica dell’effettiva frequenza da parte del minore beneficiario da certificare tramite piattaforma: il 30% all’inizio dell’attività; il 40%, a metà del corso; il 30% alla fine del corso. Le realtà sportive accreditate sono sparse in tutto il Paese, ma con marcate differenze: a fronte ad esempio dei 920 enti della Lombardia, se ne incontrano 48 in Molise, 99 in Basilicata oppure 149 in Umbria.