SOLO, la startup innovativa partecipata da Digital Magics, venture incubator quotato su AIM Italia, ha firmato in questi giorni un accordo con il Gruppo Uvet, polo distributivo leader in Italia dal 1950 nella fornitura di servizi e soluzioni per viaggi per portare il POS Virtuale di SOLO in oltre 1.300 agenzie turistiche del network. Ci sarà una fase di test a Milano e a Bologna, alla fine della quale il servizio sarà esteso a tutto il network del Gruppo Uvet di oltre 1.300 agenzie.
Target negozi, artigiani, professionisti
Bel colpo dunque per la startup che ha aperto le saracinesche a maggio di quest’anno e che promette di fare sul serio. Ma cosa fa esattamente un POS virtuale? In parole semplici si tratta di un link che porta a una pagina personale (del business/di chi incassa il pagamento) e che permette a chi accede al link di pagare con carta di credito o di debito. Arriva subito dopo una mail di avvenuto pagamento, che è un bonifico sul conto corrente associato a quella pagina.
Pagina personalizzabile
La pagina stessa è personalizzabile e ad ogni pagamento è associata una commissione del 2,5% più 25 cent su ogni transazione ricevuta. La procedura di iscrizione può durare alcuni giorni, necessari a SOLO per una verifica dell’identità, ma in realtà ci vogliono una decina di minuti o poco più per chi si registra. Il processo è semplice: si scrivono i dati anagrafici, si caricano quattro file immagine con un documento d’identità, uno della banca che deve contenere l’Iban, una bolletta dove risulta l’indirizzo di residenza e infine un documento che attesti la partita Iva. Il target principale a cui si rivolge il servizio sono non solo negozi (agenzie di viaggio come il network Uvet) ma anche figure professionali come avvocati e liberi professionisti in generale che oggi sono più sensibili all’accettazione dei pagamenti elettronici dato l’obbligo imposto dalla normativa di riceverli per cifre superiori ai 30 euro. Tra i registrati comunque ci sono anche tanti artigiani ed artisti, soprattutto fotografi.
Il confronto con gli altri
Il confronto con i mobile POS come Jusp, Payleven, SumUp è d’obbligo anche perché alcuni di questi sono anche più economici, anche se “più complessi” perché impongono di procurarsi l’hardware che spesso è a pagamento come nel caso di SumUp. Altro confronto necessario è quello con il nuovo servizio di PayPal, il personal link che funziona per il business (per ricevere pagamenti appunto per la vendita di beni e servizi) ma in questo caso anche per i pagamenti tra persone. PayPal.Me è un modo gratuito, semplice e personale per richiedere denaro da chiunque in tutto il mondo.
Link personale
È composto da un link personale (per esempio, il mio è paypal.me/Meron) e può essere inviato a gruppi di amici, familiari e colleghi in un sms, email, messaggistica istantanea, post sui social media, blog, o sul web. PayPal in questo caso promette di dare un nome (scelto dall’utente nel link) al denaro. Curioso come SquareCash con Cash.me aveva presentato il servizio in US, con il servizio opposto. Di fatto si garantisce con il link l’anonimato della persona che riceve/invia denaro che può usare un semplice soprannome. Tornando a SOLO, e al business, mentre questo servizio di p2p tra persone non è a pagamento, il servizio per il business di PayPal è soggetto alla tariffa standard PayPal che sappiamo può arrivare fino al 3,4% + 0,35€ per transazione (molto più economico quello di Square negli USA che richiede l’1,9%). La “lotta” rischia di essere in questo caso quella di Davide (SOLO) contro Golia. L’esito è tutt’altro che scontato.