Nel capoluogo piemontese la presentazione di Nesta Italia, spin-off della charity britannica che negli ultimi 20 anni è diventata leader nell’utilizzo di tecnologie digitali a servizio della social innovation
“Combinando le competenze, le reti di risorse e il raggio di azione delle nostre rispettive organizzazioni, crediamo di poter contribuire a risolvere problemi come l’istruzione, l’occupazione, l’integrazione e la sostenibilità, che riguardano il mondo intero”. Così Simon Morrison, Deputy CEO Nesta ha commentato il lancio a Torino di Nesta Italia, fondazione privata incentrata sull’innovazione del Terzo Settore italiano e dell’approccio alle problematiche sociali. Nesta Italia intende offrire soluzioni per le necessità in ambito sociale del nostro Paese utilizzando un approccio innovativo per stimolare un processo che, partendo dalla ricerche e dell’analisi permetta la realizzazione di idee e progetti in grado di integrarsi con il sistema e di modificarlo virtuosamente dall’interno.
Innovazione nell’istruzione, nel sociale, nella salute
Nata da una collaborazione fra Nesta, fondazione filantropica di portata globale con sede a Londra, e la Compagnia di San Paolo, una delle maggiori fondazioni private in Europa, Nesta Italia intende promuovere l’innovazione nell’istruzione, individuare risposte adeguate all’integrazione sociale, contribuire a risolvere le sfide della salute, sostenere l’arte e il patrimonio culturale, applicando a tutti questi settori i metodi originali e consolidati che sono già stati adottati da Nesta nel Regno Unito.
Il programma di Nesta Italia
Nesta Italia proporrà un approccio completamente nuovo per affrontare sfide come le conseguenze dell’invecchiamento della popolazione, i flussi migratori, i servizi pubblici inadeguati e un mercato del lavoro in rapida trasformazione. Il metodo si baserà sul mettere a frutto conoscenze, reti sociali, finanziamenti e competenze collaborando con partner di tutta Italia, incluse autorità governative, imprese e organizzazioni non profit.
Direttore di Nesta Italia è Marco Zappalorto, mentre il Board è composto da Geoff Mulgan (Presidente), Helen Goulden, Mario Calderini, Marco Demarie e Eleonora Rajneri Karageorgevitch.
“Nesta è la principale fondazione privata per l’innovazione del Regno Unito e si concentra sull’utilizzo di risorse e competenze per risolvere i problemi sociali più pressanti. Siamo felici di collaborare con la Compagnia di San Paolo nella creazione di questa nuova realtà con lo scopo di affrontare i problemi di maggiore urgenza per l’Italia”, ha dichiarato Simon Morrison, Deputy CEO Nesta.
“Combinando le competenze, le reti di risorse e il raggio di azione delle nostre rispettive organizzazioni, crediamo di poter contribuire a risolvere problemi come l’istruzione, l’occupazione, l’integrazione e la sostenibilità, che riguardano il mondo intero. E al mondo intero guarda Nesta: proprio quando nel Regno Unito si va verso la Brexit, noi siamo ancora più determinati a fare ilcontrario rafforzando sempre di più le nostre collaborazioni in tutta l’Europa. Di fronte alle grandisfide sociali abbiamo la necessità di unire le diverse capacità di risolvere i problemi: Nesta Italia
sarà impegnata in prima linea su questo aspetto”.
La scelta ricaduta su Torino
“Nesta Italia nasce dalla visione condivisa di Nesta e Compagnia di San Paolo sulla filantropia sociale innovativa. Per estendere la presenza di Nesta, la cui sede è nel Regno Unito, abbiamo scelto l’Italia consapevoli dell’esistenza di un ecosistema molto attivo nel terzo settore. L’esperienza pluridecennale delle cooperative, la vitalità del non-profit rappresentano un contesto molto favorevole per Nesta e l’approccio di innovazione sociale che proponiamo. E questo è ancorapiù vero nel caso di Torino, città che vanta non solo un tessuto di impegno sociale molto consolidato e ricco di realtà filantropiche; ma anche una città che ha saputo reinventarsi e fruttare il proprio know-how nella tecnologia e nell’organizzazione per diventare laboratorio di creatività e innovazione riconosciuto a livello nazionale e internazionale”, afferma Marco Zappalorto, Direttore di Nesta Italia. “L’approccio che adotteremo è duplice: da una parte, replicare in Italia alcune delle esperienze di successo realizzate nel Regno Unito, adattandole al
contesto italiano e verificandone i risultati. Dall’altra, imparare dalle esperienze prettamente
italiane e contaminarle con il nostro metodo di lavoro”.
La sperimentazione e le nuove forme di finanziamento
Il Presidente della Compagnia di San Paolo, Francesco Profumo, aggiunge: “L’idea di Torino che ha la Compagnia è fatta di apertura e di connessioni. Nesta Italia, con la sua importante rete di relazioni internazionali e competenze, è un pezzo importante di un quadro che si sta componendo e che ci apre al domani. Gli oltre 20.000 progetti finanziati dalla Compagnia di San Paolo nei 25 anni dalla sua costituzione sono il patrimonio che porteremo in Nesta Italia per sperimentare insieme nuove forme di finanziamento ibride, attraverso grant, equity, loans e finanza di impatto, che ci
consentano di diventare ancora più efficaci nei nostri interventi per promuovere l’innovazione nell’istruzione, individuare risposte adeguate all’integrazione sociale, contribuire a risolvere le sfide della salute, sostenere l’arte e il patrimonio culturale, sviluppando anche adeguati metodi di misurazione dell’impatto dei nostri progetti”. E il