Un’app insegna il sesso divertendo, si chiama Juicebox ed è stata creata da Brianna Rader, 24 anni. Ecco di cosa si tratta
Crea un’app per insegnare l’educazione sessuale con il linguaggio dei giovani. Pesche, banane e fragole e condom animati per spiegare ai ragazzi come evitare gravidanze indesiderate e malattie. Brianna Rader, startupper 24enne, potrebbe riuscire dove istituzioni, scuole e genitori hanno fallito.
I primi feedback nei centri commerciali
Si chiama Juicebox, è stata lanciata qualche giorno fa, ma già piace alla stampa USA, quella che conta come The New York Times e FastCompany. Le due celebri riviste americane hanno entrambe raccontato l’idea di Brianna, cresciuta nello Stato del Tennessee, dove “l’unica cosa che scuole e genitori sanno insegnare sul sesso è praticare l’astinenza” spiega la startupper. Quello che incuriosisce della sua storia è il metodo che ha usato per concepire la sua app. Convinta che di sesso si parla poco o male va nei centri commerciali, parla con i giovani, cerca di intuire il loro linguaggio, le loro paure, incertezze, luoghi comuni sul sesso: «Ho imparato il loro slang, capito in cosa sono realmente interessati, come ascoltare le esperienze sessuali dei loro amici. E ho capito che la parola educazione sessuale non fa per nulla parte del loro vocabolario».
Quando il sesso incontra Snapchat
L’idea di Brianna è di evitare di far somigliare la sua app a quelle noiosissime lezioni sul sesso che alcune scuole offrono (spesso contro il parere e le proteste dei genitori). Ma un prodotto che assomigliasse più alla grafica di Snapchat, l’app di messaggistica istantanea che spopola tra i ragazzi. Il tutto in un sistema semplicissimo da usare. Due le funzioni principali: con “Snoop” gli adolescenti possono fare domande, qualsiasi tipo, dalle più stupide a quelle che non ti aspetti via app e ottenere le risposte di educatori, terapisti e membri di associazioni di volontariato. E l’altra “Spill”, una feature molto più innovativa nella quale i teenager possono raccontare le loro esperienze sessuali e votarle aggiungendo una simpatica icona a forma di condom.
«Il sesso in America è una battaglia politica»
Brianna non le manda di certo a dire e accusa la politica americana di giocare una battaglia di consensi sull’educazione sessuale che danneggia gli adolescenti con poca e cattiva informazione. Mentre gli gli Stati Uniti hanno le più alte percentuali di gravidanze indesiderate e diffusione di HIV tra i Paesi industrializzati. E non è un caso che le percentuali siano più alte negli Stati del Sud, quelli più conservatori sul tema della diffusione dell’educazione sessuale, come fa notare FastCompany: «Quando chiedi agli adolescenti dove abbiamo imparato cose sul sesso, ti rispondono amici, Google e amici. Una situazione che dovrebbe preoccuparci tutti» spiega Brianna.
Niente donazioni, vuole farci un business
La startupper americana dice di non aver creato un’idea sperando di finanziarla tramite donazioni. Ma vuole farci un buisiness, con advertising, sponsorizzazioni e altre feature: «L’app vuole divertire e poi insegnare. Se le cose andranno come penso, mettere l’educazione al secondo posto, può essere il migliore posto di farla arrivare al primo».