Luca Carabetta è stato ospite durante la serata di lancio del nuovo programma di pre-accelerazione di Peekaboo
Con la Legge di Bilancio che assume sempre più i contorni di un rebus inestricabile, tra conti che non tornano e coperture che saltano, il 2019 sembra ancora una data lontanissima, difficilmente visualizzabile, soprattutto per il Governo. Eppure, tra giugno e luglio del prossimo anno dovrebbe essere attivata una novità molto importante per il panorama imprenditoriale italiano: la piattaforma pubblica per gli investimenti in startup. A ribadire l’impegno dell’esecutivo sul tema, annunciato oltre un mese fa da StartupItalia! in anteprima, il vicepresidente della commissione Attività produttive della Camera, è Luca Carabetta durante la serata di lancio del nuovo programma di pre-accelerazione di Peekaboo.
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“In Italia – ha illustrato Carabetta – abbiamo moltissime startup, anche eccellenti, ma pochissime di queste raggiungono il livello di scaleup: e questo perché abbiamo un grosso problema di investimenti”. “Il vero gap del nostro sistema di startup – ha continuato il vicepresidente della commissione Attività produttive della Camera in quota a Movimento 5 Stelle – è a livello di venture capital, ed è per questo motivo che abbiamo deciso di replicare in Italia un modello già esistente e funzionante in altri paesi: una piattaforma pubblica, un “fondo dei fondi”, che riesca a convogliare investimenti importanti, accessibili in modo semplice da quelle startup che vogliono crescere restando in Italia”.
“Rilanceremo questa iniziativa a livello di Governo, perché, come accaduto in altri Paesi, anche solo parlarne riesce a creare interesse intorno al progetto e dare fiducia agli investitori, perché sono in molti a voler investire nel nostro paese e nelle sue aziende, anche nelle startup”, ha concluso Carabetta.
Simone Ridolfi, CEO di Moovenda, ospite anch’esso della serata di Peekaboo nonché interlocutore del Ministero del Lavoro e dello Sviluppo Economico sulla questione dei contratti riders nel food delivery, ha dichiarato: “Le startup ci sono e dimostrano ogni giorno di saper lavorare assecondando le esigenze sia del mercato sia dei lavoratori: quello di cui abbiamo bisogno è un serio sistema di investimenti, il più agile possibile, libero da alcune inutili complicazioni burocratiche che frenano chi vuole fare impresa e chi vuole metterci i propri soldi”.