Un servizio tanto semplice quanto utile, di quelli che fanno imprecare a denti stretti, rimproverandosi l’inettitudine del non averci pensato prima. Un’interfaccia intuitiva, pulita e minimale, con un’unica, fondamentale domanda: “Cosa vuoi vendere?”. Questo è Cleerk, realtà dell’e-commerce italiano che, in appena un mese di vita online, ha già convinto migliaia di utenti a iscriversi o, semplicemente, a usarlo.
Basta cliccare sull’enorme domanda di cui sopra, nell’homepage, e inserire il nome dell’articolo di cui vogliamo liberarci: dal tablet alla vespa, dalla solita combo sciarpa-maglione regalataci a Natale a un quadro che nulla di pregevole aggiungerebbe al nostro salotto.
Qualche secondo e il nostro commesso virtuale ci segnala chi, in tutta Italia, vuole comprare ciò che vogliamo vendere, monitorando tutti i migliori siti di e-commerce. Ovviamente è possibile restringere i risultati della ricerca tramite due filtri: categoria e luogo. EBay, Subito, Goalad, Portaportese sono solo quattro dei siti “interessati” da Cleerk. Online, appunto da solo un mese, ma in gestazione da almeno un anno e mezzo. In principio fu l’idea: semplice, certo, ma scaturita da un bisogno primario, confessa uno dei fondatori, ossia quello di svuotare il garage. Poi il solito iter evolutivo necessario e snervante, fatto di beta, ricerche e sacrifici di varia natura: “Ci siamo pagati la registrazione del marchio e abbiamo tutti (i 4 fondatori, ndr) lasciato i nostri lavori, ci dedichiamo solo a Cleerk”. Accanto al lavoro di sviluppo quello, per certi versi più arduo, di pubbliche relazioni, pubblicità quasi porta a porta: “Il nostro grande salto è stato rappresentato da un’intervista a Radio Deejay: in poche ore abbiamo raggiunto e superato la quota di 2mila fan sulla nostra pagina Facebook e il sito è saltato per i troppi accessi effettuati in contemporanea”. A parlare sono i 4 fondatori, i cui curricula tradiscono speranze importanti per il futuro dell’azienda: l’amministratore delegato Carlo Ragugini ha un passato in Yoox, colosso nostrano della vendita online in cui hanno lavorato anche il direttore creativo Simona Petrocchi e il responsabile tecnico Leo Orlandini. Simone Righetti, direttore finanziario, ha dieci anni di esperienza nel suo settore di comptenza.
Un’ottima occasione per un progetto volenteroso ma che, ammettono, al momento non porta grandi guadagni, anche se la situazione è destinata a cambiare. Cleerk si farà, insomma, anche se ha le spalle strette: il business plan è ambizioso e ben scandito e la fase di self-funding terminerà a breve. Si succedono incontri con i venture capital, che entreranno in gioco attivamente nei primi mesi del prossimo anno; procede di pari passo anche l’evoluzione del sistema: adesso iscriversi è gratuito e consente di essere avvisati con un alert se qualcuno, nei siti di e-commerce citati, vuole comprare ciò che vendiamo. Prima di Natale verranno implementate altre funzionalità e l’utente, per sfruttarle appieno, potrà decidere di diventare premium e pagare una piccola fee annuale. Basta avere un po’ di pazienza, perché l’ora di svuotare finalmente quel benedetto garage tirando su qualche soldo potrebbe essere davvero vicina.